Data: 13/07/2006
Settore:
Trasporti
FERROVIE E HOLDING, CONTRASTI NEL GOVERNO. Di Pietro: «Separazione societaria è obbligo di legge». Bianchi: «Holding va mantenuta»

Il clima di convivenza tra i due ministri a capo dei dicasteri che ruotano attorno alle infrastrutture ed ai trasporti continua a riservare momenti di evidente contrasto o quanto meno di divergenza di opinione su alcuni temi. E' il caso del cambio al vertice delle società partecipate Alitalia, Anas e Fs. Dopo l'elaborazione di uno specifico dossier preparato dal sottosegretario all'Economia, Massimo Tononi , sono state annunciate novità in tempi rapidi, ma Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture e Alessando Bianchi collega dei trasporti sembrano avere idee diametralmente opposte sul futuro assetto societario del gruppo FS. «La separazione societaria nell'ambito delle ferrovie tra Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Trenitalia è un obbligo di legge - afferma di Pietro che aggiunge - sul modello societario non io ma la Commissione Europea con due procedure di infrazione precise e l'Autorita' dei lavori pubblici hanno scritto della necessita' di differenziare meglio il ruolo del gestore (Trenitalia) da quello del costruttore (RFI) per evitare un conflitto di interessi». La replica di Alessandro Bianchi non si lascia attendere «La Holding delle Ferrovie dello Stato va mantenuta - afferma il Ministro dei Trasporti e precisa - con il ministro Di Pietro non ci sono diverbi, ma differenti valutazioni sulla opportunità di mantenere la Holding delle Ferrovie dello Stato. La decisione sara' presa con la presidenza del Consiglio. Personalmente sono per mantenere la Holding in modo da evitare cosi' una ulteriore frammentazione dell'azienda che, a me, non sembra opportuna».

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