Data: 14/03/2009
Settore:
Cronache
SE N´E´ANDATO CANDIDO COATITI - All'età di ottantacinque anni si è spenta una figura carismatica del management abruzzese. L'ingegnere rimase per anni alla guida di importanti aziende di trasporto regionali - L'ultima polemica con la Società del mare - Il ricordo di Tonelli


Se n'è andato in punta di piedi, senza clamore, in silenzio, quasi non volesse disturbare nessuno, come era nella sua indole di personaggio straordinariamente educato e riservato. L'ingegnere Candido Coatiti, classe 1924, nativo di Gorizia ma trapiantatosi ben presto nella terra d'Abruzzo dove esercitò gran parte della propria carriera professionale, si è spento improvvisamente qualche giorno fa dopo una vita intera dedicata alla crescita e allo sviluppo di importanti aziende regionali operanti nel campo della mobilità. Laureatosi nel 1953 a Bari in Ingegneria Civile con specializzazione nel ramo trasportistico, Candido Coatiti assunse molto presto la guida della Gestione Governativa Ferrovia Penne Pescara (ora Gtm) dopo che il Ministero dei Trasporti ne decretò nel 1955 l'affidamento a seguito del fallimento della  F.E.A (Ferrovie Elettriche Abruzzesi). Durante la sua gestione e per dare seguito al fenomeno dilagante della motorizzazione di massa, venne spinto nella decisione, non senza rimpianti, di sostituire "il trenino di Penne" con un servizio di autolinee in grado di collegare la città adriatica. Le sue grandi competenze in campo trasportistrico gli valsero altri prestigiosi incarichi che seguirono il lungo periodo passato alla guida della Gestione Governativa. Diventò presidente della Saga, la società che gestisce l'Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, assumendo un ruolo determinante per il rilancio dello scalo pescarese. Risalgono a poco tempo fa le ultime attribuzioni di stima e richieste di collaborazione. L'Amministrazione Comunale di Pescara aveva puntato sulla sua capacità ed esperienza inserendolo, in qualità di esperto del settore, nel Comitato Tecnico per la Mobilità e i Trasporti in vista degli imminenti Giochi del Mediterraneo in programma nel 2009. Uomo e dirigente di altri tempi, Coatiti ha avuto la scupolosità di gestire le aziende con quello spirito e quella dedizione che dovrebbe essere comuni a chi amministra la cosa pubblica. Fa sorridire al giorno d'oggi il ricordo dei suoi blitz domenicali e festivi con i quali, bypassando responsabili, funzionari e dirigenti, si presentava sul luogo di lavoro per accertarsi personalmente, quasi rasentando la pignoleria, che tutto funzionasse a dovere, dall'autovettura parcheggiata fuori dagli spazi consentiti al dipendente incauto che fumava in servizio, facendo cadere le cicche per terra. Con questo spirito indipendente e davvero poco comune, mantenne le giuste distanze anche dalla classe politica, verso la quale nutriva rispetto ma mai sudditanza. I suoi frequenti interventi anche sulla stampa non erano mai banali e sono sempre stati dettati da proprie convinzioni personali frutto dell'esperienza maturata negli anni. Tra le ultime apparizioni ricordiamo la polemica innestata per la nascita della Società del mare voluta dall'allora Assessore Di Matteo ma poi saggiamente accantonata. Condividendo le critiche mosse dagli stessi sindacati, Coatiti si disse sorpreso della decisione assunta, evidenziando senza mezze misure "l'inesistente esperienza in materia di tecnica ed economia dei trasporti dei tre presidenti Arpa, Gtm, Sangritana". Con molta chiarezza definì questo progetto come il tentativo di "costituire un nuovo carrozzone con relativo spreco di danaro a danno dei contribuenti, magari per sistemare personaggi politici che ancora contano...". Questo era Coatiti, un personaggio estremamente schietto anche nei confronti delle stesse Organizzazioni Sindacali con le quali non sono mancati forti momenti di contrasto ma sempre nella massima lealtà e rispetto dei ruoli.   


 ALCUNI RICORDI DI CANDIDO COATITI

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