Data: 29/09/2009
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
L'ABRUZZO E LE FERROVIE: TANTE PAROLE MA IL FUTURO E' PIENO DI RISCHI - La denuncia della Cgil: «L'Abruzzo escluso dai servizi di qualità e dallo scenario nazionale» - Rassegna stampa - Speciale multimedia (TVSEI) - Il progetto di esercizio di Trenitalia

Che l'Abruzzo non costituisse una regione degna di attenzione nella politica di investimenti e nei progetti di Trenitalia era cosa ampiamente nota, ma che alla luce del recente accordo quadro sulle infrastrutture raggiunto con il Governo con annessi annunci roboanti di imponenti finanziamenti per il potenziamento della rete ferroviaria, si venisse a scoprire che la tratta Pescara - Roma, non è stata inserita nemmeno tra i servizi di base nel progetto di esercizio trasporto passeggeri predisposto dalla società, ci sembra davvero troppo.

E così mentre c'è chi come il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, ipotizza in un futuro tutt'altro che remoto, l'utilizzo del trasporto ferroviario per raggiungere la capitale in appena due ore, dall'altra parte Trenitalia sembra andare in un'altra direzione escludendo la nostra regione dai servizi di qualità.

Queste situazioni di marginalizzazione della nostra regione, sono state oggetto di una conferenza stampa congiunta della Cgil e della Filt Abruzzo. «L'Abruzzo non esiste - ha esordito Domenico D'Aurora, della segreteria regionale della Cgil - e, più in generale, viene escluso dai servizi di qualità, quindi, dallo scenario nazionale. Una scelta», dice D'Aurora, «che stride con i propositi di Regione e Governo di potenziare e velocizzare la Pescara-Roma, secondo l'intesa sulle infrastrutture firmata il 28 maggio scorso, che destinava tre miliardi al potenziamento delle ferrovie della regione e in particolare 2 miliardi al potenziamento della tratta Pescara-Roma».
La realtà è ben diversa sottolinea Luigi Scaccialepre, segretario della Filt Cgil «Al momento di tutti i soldi promessi ci sono solo i 100 milioni di euro del decreto terremoto. Ma per la linea Pescara-Roma anche se ci fossero i fondi non si potrebbero utilizzare perché non c'è il progetto esecutivo. Attualmente - prosegue Scaccialepre - c'è solo un progetto preliminare depositato al Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) alla fascia D (fase di sviluppo) mentre occorrerebbe che passasse alla fascia C (fase d'esame)».
Le carenze, tuttavia, non attengono solo la linea. Problemi, infatti, si registrano anche per la scarsa qualità del materiale rotabile. «Le vetture sono vecchie mediamente di 30 anni», spiega Scaccialepre, «abbiamo 13 complessi elettrici che in gran parte sono materiali di risulta di altre regioni e solo 2 o 3 minuetti».

http://www.filtabruzzo.it/public/filt/all/29settembre-RS-Trenitalialostrettoelisolachenonc.pdf

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it