Gli effetti pesanti della crisi sul settore merci, così come lo stato in cui versano i trasporti nel settore pubblico, le annose vicende legate a Tirrenia, Alitalia e FS, e ancora altre criticità. Sono queste le motivazioni e le ragioni per cui la FILT CGIL scenderà in piazza a Roma sabato 14 novembre per la manifestazione indetta dalla CGIL ?Il lavoro e la crisi: esigiamo le risposte'. E' il segretario generale della FILT CGIL, Franco Nasso, a fare il punto della situazione: "Nei trasporti - spiega - le più rilevanti e gravi contrazioni occupazionali, e riduzioni di reddito per centinaia di migliaia di addetti del settore privato, le abbiamo registrate nel settore merci dove il drammatico calo dei volumi, nonostante le dichiarazioni ottimiste del ministro dell'economia, non sembra ancora manifestare segni concreti di ripresa". Chi ne paga ?pesantemente' il prezzo in questo caso è "il lavoro diffuso e precario che non sempre trova il riparo minimo degli ammortizzatori sociali, come nella vasta area che interessa i lavoratori immigrati".
Inoltre, in tutte le aree di attività svolte nei trasporti dal servizio pubblico, "nei vari modi e senza regole comuni per le modalità di affidamento - fa sapere il numero uno della FILT - il trasferimento di risorse pubbliche, considerata la situazione di bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, comporta già effetti negativi sull'occupazione e sul reddito e condizionerà inevitabilmente la possibilità di sviluppo e di risanamento delle aziende, insieme alla contrattazione nazionale e aziendale". Una situazione critica che va ad aggiungersi "alla crisi che stanno vivendo da anni le grandi aziende come Tirrenia, Alitalia ed FS".
Per le condizioni in cui versa più in generale il settore c'è adesso, "con più urgenza rispetto al passato" bisogno di "interventi di regolazione, di sostegno agli investimenti, di garanzia dei livelli di attività, in una logica di sistema che continua a mancare ma che diventa indispensabile per delineare le prospettive di uscita dalla crisi". Si rende, cioè, per Nasso "sempre più necessaria e urgente una chiara politica dei trasporti in grado di favorire la crescita di un sistema di imprese pubbliche e private dentro un nuovo sistema di regole che selezioni i trasferimenti pubblici, li indirizzi allo sviluppo del settore e garantisca le tutele del lavoro, a partire dalle clausole sociali".
Necessario è, inoltre, ripensare il sistema contrattuale nei trasporti, "mettendo mano al sistema dei contratti nazionali e ragionando sulle soluzioni che possono realizzare una migliore tutela del lavoro attraverso il rafforzamento della contrattazione nazionale e di secondo livello. Nel settore - conclude Nasso - sono in grave ritardo i rinnovi dei contratti della Mobilità, del Trasporto Aereo, della Viabilità e della Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni, le cui rispettive vertenze registrano difficoltà crescenti a seguito dell'accordo separato sul sistema contrattuale". Per queste, e altre ragioni ancora, la FILT sarà in piazza il 14 novembre.