Le segreterie nazionali dei sindacati di trasporti (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa, Faisa, Fast) hanno indetto "un ulteriore sciopero nazionale di 24 ore degli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi per i giorni 30 settembre - 1 ottobre 2010 a sostegno della vertenza per la definizione del nuovo ccnl della mobilità". È quanto si apprende da un comunicato congiunto. A sostegno della vertenza contrattuale e per fare il punto sulla prospettiva del nuovo contratto, i sindacati hanno deciso per il 13 e 14 settembre prossimi la convocazione dell'attivo nazionale unitario dei settori "Trasporto Pubblico Locale" e "Attività Ferroviarie".
La decisione arriva dopo l'infruttuoso incontro che si è svolto lo scorso 29 luglio al ministero dei Trasporti tra la delegazione governativa e quella sindacale per fare il punto sullo stato della trattativa. "In apertura - riferiscono le sigle di categoria - la delegazione governativa ha spiegato la decisione di programmare soltanto per il 15 settembre l'incontro, originariamente ipotizzato entro luglio, tra il ministro e le parti sociali. Le cause di una convocazione così intempestiva rispetto alle esigenze della trattativa sarebbero due. La prima, riferita agli impegni del ministro. La seconda, riferita invece alle perduranti incertezze nell'atteggiamento delle controparti datoriali".
In sostanza, "ancora nei giorni scorsi, Anav e Asstra hanno respinto la proposta ministeriale, accettata invece da Federtrasporto e Ancp, di elaborare un' ulteriore proposta datoriale che consentisse un avanzamento del negoziato contrattuale rispetto all'attestamento raggiunto il 9 luglio sui quattro capitoli del nuovo ccnl (campo di applicazione, decorrenza e durata, relazioni industriali, mercato del lavoro) previsti dal Protocollo sottoscritto in sede ministeriale il 14 maggio 2009". Nell'occasione, anzi, prosegue la nota, "Anav e Asstra hanno anche ritirato la disponibilità a discutere della parte economica nell'ambito della definizione di questi quattro capitoli contrattuali, smentendo così quanto da esse stesse esplicitamente dichiarato, nel corso di questa fase negoziale presso il ministero, fin dallo scorso 13 maggio".
Alla luce di questo quadro, per i sindacati "la ripresa del negoziato a metà settembre si presenta ancora gravata da troppe incertezze e la stessa dichiarata determinazione della delegazione governativa a perseguire la rapida definizione dei primi 4 capitoli del nuovo ccnl, riconfermata anche nell'incontro di ieri, non appare di per sé sufficiente a rimuovere gli atteggiamenti dilatori, opportunistici e irresponsabili di parte datoriale che sono la vera causa del pesante e ormai assolutamente ingiustificabile ritardo accumulato dal negoziato contrattuale".