Data: 07/12/2010
Settore:
Dip. Trasp. Pers. Terra
TRASPORTO LOCALE, MATTEOLI DIFFERISCE LO SCIOPERO DEL 9/10 DICEMBRE - Rocchi(Filt Cgil): «Questa decisione è destinata ad inasprire la vertenza contrattuale. Non è con gli atti coercitivi che si risolvono i problemi» - Il comunicato unitario

Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, differisce lo sciopero del 9 e 10 dicembre. E' quanto si apprende da una nota. Il titolare del dicastero, a quanto si legge, "ha differito ad altra data lo sciopero del personale addetto alle attivita' del trasporto ferroviario ed ai servizi accessori". Lo stop è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti, Orsa, Faisa e Fast Confsal nella vertenza per il contratto della mobilità.


<strong><font color="#CC0000">Rocchi(Filt Cgil): «Questa decisione è destinata ad inasprire la vertenza contrattuale. Non è con gli atti coercitivi che si risolvono i problemi»</font></strong>


''E' un atto grave e colpevole''. Cosi' il segretario nazionale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi, considera la nuova ordinanza del Ministro Matteoli che ha differito lo sciopero nel trasporto pubblico locale e ferroviario del 9 e 10 dicembre, sottolineando che ''non e' con gli atti coercitivi che si risolvono i problemi''. ''Anzi, questa decisione - prosegue il dirigente sindacale della Filt - e' destinata ad inasprire la vertenza contrattuale perche' arriva dopo che e' risultato assolutamente inefficace, oltreche' intempestivo, il tentativo dell'ultima ora del Ministro di recuperare parte delle risorse tagliate dalla legge di Stabilita' al trasporto locale''. ''I tagli - evidenzia Rocchi - gia' previsti dalla manovra correttiva della scorsa estate, sono oggi confermati dalla legge di Stabilita', da mesi contestata da Regioni, Enti Locali, associazioni ambientaliste e dei consumatori, dalla Cgil e dalla Filt''. Infine secondo il sindacalista della Filt i tagli ''stanno gia' producendo effetti negativi sui livelli di servizio pubblico offerti e dalle prime settimane del nuovo anno si riveleranno insostenibili in tutte le Regioni e in tante citta', con la riduzione dei servizi, l'aumento di abbonamenti e biglietti e le difficolta' nella tenuta occupazionale del lavoro nel settore''.

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