Soltanto qualche giorno fa l'Assessore Regionale ai Trasporti Giandonato Morra in un articolo pubblicato sul quotidiano Il Centro (leggi l'articolo) bocciava senza appello la proposta lanciata da Confindustria Abruzzo e dal Vice Presidente Paolo Primavera che sempre dalle pagine dello stesso quotidiano (leggi l'articolo) aveva caldeggiato la privatizzazione del trasporto su gomma e la contestuale ed immediata privatizzazione del mercato tpl.
MORRA: «SONO CONTRARIO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL TRASPORTO SU GOMMA» - Così domenica scorsa aveva sentenziato il rappresentante del Governo Regionale, replicando alquanto contrariato alle affermazioni del rappresentante delle imprese. «Il pubblico - aveva precisato l'Assessore Morra - deve mantenere un controllo e garantire le linee sociali». Affermazioni alquanto inequivocabili che sembravano rispondere indirettamente anche al Senatore del Pdl Tancredi che qualche giorno prima, sempre sullo stesso argomento, si era espressamente dichiarato favorevole alla dismissione delle società regionali di trasporto pubblico locale (guarda l'intervista).
ARPA SMENTISCE L'ASSESSORE E ACCELERA SULLA PRIVATIZZAZIONE DELL'AZIENDA - Con un tempismo eccezionale e a nemmeno una settimana dalle affermazioni di Confindustria, l'Arpa a quanto pare si appresta, da alcune indiscrezioni peraltro non smentite, a portare avanti un processo di dismissione delle proprie linee verso il privato, a cominciare, guarda caso, proprio da quelle più produttive e redditizie. Con un provvedimento che di fatto, smentisce le dichiarazioni rese dall'Assessore Morra, l'azienda regionale di trasporto sembrerebbe stia predisponendo la cessione di alcune linee sulla tratta Giulianova-Teramo-Roma.
IMMEDIATA LA REAZIONE DELLA FILT CGIL ABRUZZO: «SARA' MOBILITAZIONE DELL'INTERO SETTORE REGIONALE» - E' un atto grave, scrive la Filt Cgil in una nota urgente trasmessa ai vertici Aroa - che, se confermato, avrebbe ripercussioni negative sul bilancio economico aziendale, sul futuro della più grande azienda pubblica di trasporto regionale e sulle scelte di riorganizzazione e razionalizzazione del settore che si stanno definendo nella nostra regione. Un comportamento non rispettoso - prosegue nella nota Luigi Scaccialepre Segretario Filt Cgil Abruzzo - di un corretto confronto sindacale considerato i contenuti, al riguardo, del verbale di riunione del 7 novembre u.s. tra la Filt Abruzzo e i Dirigenti Aziendali. In assenza di una convocazione immediata, conclude la Filt Cgil Abruzzo - la scrivente assumerà in tempi brevi tutte le forme di contrasto necessarie, non esclusa la mobilitazione dell'intero settore regionale.
LA REPLICA DEL PRESIDENTE CIRULLI: «LA SOLUZIONE? TAGLIARE I PERMESSI SINDACALI» - Il Presidente di Arpa Cirulli decide di rispondere tempestivamente, attraverso le pagine de "il centro" (leggi l'articolo integrale) alle precise accuse lanciate dalle forze sindacali negli ultimi giorni rispetto alla posizione assunta dalle società regionali di trasporto locale sia sul progetto di unificazione delle imprese che sulle ipotesi di privatizzazione delle stesse.
«Ho sentito dire che io sarei contrario alla fusione dell'Arpa con la Gtm di Pescara», sostiene Cirulli, «hanno detto che voglio cedere ai privati alcune linee, dicono che io, come gli altri dirigenti Gtm e Sangritana, sono attaccato alla poltrona. Non c'è niente di più falso, io sono per la salvaguardia innanzitutto dell'azienda e dei posti di lavoro. E poi indico a tutti due scadenze: la prima, il 1º gennaio 2012, che prevede la liberalizzazione delle linee commerciali, e la seconda quella del 31 marzo 2012, entro la quale la Regione ed eventualmente i Comuni più grandi, devono bandire la gare di valenza europea per l'assegnazione delle reti urbane, suburbane ed extraurbane a seconda del numero degli ambiti».
«PRESIDENTE, LEI CHE COSA PROPONE?» LA RISPOSTA DI CIRULLI
«Io non voglio licenziare nessuno anche se l'economia principale della fusione è quella sul personale: vale da sola circa 2 milioni di euro, ed è notevolmente superiore al valore dei tagli sulle sovrapposizioni delle linee che si andrebbero a fare, ad esempio, sulla Pescara-Penne. Un'altra cosa che si può fare è di tagliare i permessi sindacali».