Data: 24/11/2011
Settore:
Trasporto pubblico locale
I SINDACATI REPLICANO AL PRESIDENTE DELL'ARPA «IL PRESIDENTE CIRULLI SI OCCUPI DEI BILANCI IN ROSSO DELL'AZIENDA» - Su liberalizzazioni e azienda unica affermazioni disarmanti - Il comunicato stampa unitario - Rassegna stampa

"Sul futuro del TPL e sull'Azienda Unica in particolare c'è una regia comunicativa da parte datoriale che se si giustifica per la componente privata trova meno spiegazioni per quella pubblica: le parole del Presidente dell'Arpa sono, in tal senso, ancora una volta disarmanti".

E' questa la valutazione che le Segreterie regionali del settore trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal danno alle parole usate dall'Avvocato Massimo Cirulli (nella foto a sinistra) per esplicitare la propria posizione su liberalizzazione ed Azienda Unica. Qualche altro "esperto" abruzzese (il rappresentante regionale di ANAV - nella foto a destra Sandro Chiacchiaretta - leggi l'articolo), vorrebbe far credere che in Abruzzo sia conveniente spezzettare il territorio in sette bacini e che sia più razionale e proficuo avere sette diversi gestori che si aggiudicano parti dei servizi con regole diverse. Dalla stampa nazionale leggiamo: "La gara unica è la risposta strutturale alla carenza di risorse - prosegue Bettini responsabile Trasporto pubblico locale di Anci Toscana -. La realizzazione di economie di scala servirà a mantenere in vita il servizio di TPL. Il bacino unico e la società unica costituiscono lo strumento più idoneo per affrontare la gara, per salvaguardare i livelli dell'occupazione su scala regionale e per garantire la qualità e l'omogeneità di un servizio che deve essere uguale per tutti i cittadini della regione, senza discriminazioni" questa è solo una citazione di quanto sta accadendo ad esempio in Toscana, ma che sta accadendo anche in Liguria ove l'Assessore Regionale dichiara che "considerato il territorio Ligure e la ridotta dimensione regionale la soluzione per far sopravvivere il sistema è Bacino unico e Azienda Unica Ferro-gomma". Quindi se con la legge Regionale n.1/2011 anche la Regione Abruzzo ha definito una norma in tal senso, poi concretizzata dalla formulazione di una proposta di Legge di riordino delle tre aziende pubbliche riteniamo abbia iniziato, seppur troppo lentamente, un giusto processo di riorganizzazione.

"Se il Presidente Cirulli fosse un imprenditore non avrebbe mai creato una situazione di bilancio aziendale che per la prima volta negli ultimi decenni porta il segno meno, mitigato solo grazie dall'intervento dei fondi FAS: è così che difende i posti di lavoro? Inoltre, avendo il compito di amministrare una Azienda a capitale interamente pubblico, dovrebbe spiegare agli abruzzesi quali vantaggi avrebbero a mantenere in piedi i cosiddetti costi della politica: è con questi sprechi, unitamente alle mancate economie di scala, che affronteremo un settore privatizzato ?".

Sul tema dei licenziamenti e del costo del lavoro i rappresentanti dei lavoratori del settore trasporti riaffermano che "le illazioni sono quelle che fa l'Avvocato Cirulli quando pronostica scenari apocalittici (leggi l'articolo) con il solo scopo di creare un clima contrario alle ipotesi di Azienda Unica. Abbiamo già fornito elementi al tavolo di confronto regionale per affrontare al meglio gli scenari che si prospettano, sul versante occupazionale, a seguito del progetto di Legge per la fusione delle Aziende regionali di trasporto su gomma: è davvero paradossale che la componente sindacale sia la sola ad avere il coraggio delle scelte che invece manca agli altri soggetti interessati".

I Sindacati non si sottraggono comunque al confronto su quelle che definiscono le provocazioni del Presidente Cirulli:
"E' evidente che le voci contrarie danno sempre fastidio e quindi si cerca banalmente di infangare chi cerca di evidenziare sprechi ed inefficienze. Un eventuale Azienda Unica comunque avrebbe effetti anche sui permessi sindacali e la cosa non ci spaventa affatto. Sono i nuovi paladini dei lavoratori ad avere paura delle razionalizzazioni e si nascondono dietro frasi ad effetto per difendere posizioni che nulla hanno a che vedere con l'attualità del quadro economico: se per l'Avvocato Cirulli i posti di lavoro si difendono mantenendo separate le Aziende e duplicate le funzioni, generando una inevitabile situazione di non competitività in caso di gara e sancendone di fatto la scomparsa, c'è davvero da preoccuparsi sulla qualità dell'attuale quadro dirigente, specie se non passa giorno nel quale le parole non fanno altro che confermare l'urgenza del cambiamento".

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