La F.A.S. di Lanciano è intenzionata a gestire la linea Sulmona-Castel di Sangro, svolgendo il servizio viaggiatori. Da tempo - sostiene Gianni Carafa Responsabile regionale delle Attività ferroviarie per la Filt Cgil ABruzzo - abbiamo sollecitato l’Assessorato ai Trasporti della Regione Abruzzo, chiedendo un fattivo impegno per la difesa della linea ferroviaria Sulmona-Castel di Sangro che dal prossimo 11 dicembre sarà chiusa. Una tratta che è fondamentale per i territori serviti, per la salvaguardia dell’occupazione e perché, soprattutto nei periodi invernali, la linea ferrata costituisce l'unica opportunità di mobilità collettiva.
Contrariamente a quanto sostenuto dalla Regione, con la chiusura di questa linea, ci sarebbero delle drammatiche ricadute occupazionali.
In questi giorni l’Assessore Regionale ai trasporti Giandonato Morra, ha inviato una nota ufficiale alla Filt Cgil, nella quale “comunica che sono in corso delle mediazioni tra la società Ferrovia Adriatico Sangritana e Trenitalia ed R.F.I. per l’assunzione della gestione dell’infrastruttura e delle linee ferroviarie in capo alla stessa F.A.S. S.p.A.. A tale scopo si sono succedute diverse riunioni tra le parti proprio per garantire la continuità della gestione anche se allo stato attuale non si hanno ancora risposte certe. E’ evidente che se la gestione fosse attribuita alla società di Lanciano si raggiungerebbe l’obiettivo della integrazione della gestione dell’infrastruttura con quella propria permettendo il conseguimento di possibili economie di gestione per la stessa Sangritana. Tale interessamento, inoltre, si coniuga con gli investimenti che la società abruzzese sta realizzando su tale territorio”.
L’Assessore nella nota afferma che è sua “intenzione affiancare la FAS in questa fase” è quindi chiaro che concorda pienamente con l’azione che si sta portando avanti.
Siccome l’eventuale realizzazione del progetto sicuramente non sarà a costo zero per la Sangritana, e quindi per la regione che ne detiene la proprietà, non riusciamo a capire come sia possibile sopprimere delle corse effettuate da Trenitalia a causa delle diminuite risorse finanziarie e poi cercare di farle fare ad un’altra azienda; ma i soldi ci sono o non ci sono? La Sangritana svolgerà i servizi senza nessun contributo regionale?
In ogni caso questa iniziativa non è stata minimamente discussa con le parti sociali e con le Aministrazioni Pubbliche interessate.
Comunque occorre sapere che la concessione delle tracce orarie richieste dalla Sangritana potrebbe non avvenire, perché sulla base dall’articolo 59 della legge n. 99 del 2009, lo svolgimento di servizi ferroviari passeggeri può essere soggetto a limitazioni nei casi in cui il loro esercizio possa compromettere l’equilibrio economico di un contratto di servizio pubblico in termini di redditività di tutti i servizi coperti da tale contratto. L’accertamento di tale situazione è di competenza dell’Ufficio di Regolazione dei Servizi Ferroviari che pare sia già stato interpellato da R.F.I.
In sostanza si potrebbe verificare che RFI non conceda le tracce orarie richieste (cosa già verificatasi in passato) perché la loro concessione potrebbe compromettere l’equilibrio economico del contratto di servizio siglato tra Trenitalia e la Regione Abruzzo, .
Alla luce di quanto esposto, - conclude Gianni Carafa - chiediamo con forza un fattivo e reale impegno per la salvaguardia di questa linea che potrebbe diventare, se ben gestita e ben promossa, una risorsa per la Valle Peligna.