Data: 14/12/2006
Settore:
Trasporto pubblico locale
file allegato: Il testo dell'accordo siglato a Palazzo Chigi il 14/12

Sindacati, Governo, enti locali e aziende hanno siglato l'accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori del trasporto pubblico locale. A sottoscrivere l'accordo con il Governo, a Palazzo Chigi, sono state cinque sigle sindacali: i tre sindacati confederali, Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uil-Trasporti, con Ugl e Faisa-Cisal.

L'accordo prevede l'una tantum per gli arretrati contrattuali dal 1° gennaio 2006 al 30 novembre 2006 per l'importo complessivo di 600,00 euro che sarà versato in due tranches a febbraio e ad aprile 2007.

L'aumento a regime al parametro 175 è di 102,00 euro che saranno versate 50,00 euro a dicembre e 52,00 euro da settembre 2007.

A dare l'annuncio dell'accordo raggiunto da governo, Regioni, enti locali, aziende e sindacati sono stati il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, e il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Le risorse per finanziare gli aumenti contrattuali, ha spiegato Letta, si attestano a 230 milioni di euro, di cui 190 milioni previsti in Finanziaria, 20 milioni stanziati dalle Regioni e dagli enti locali, e gli altri 20 milioni dalle aziende.
Ma, ha puntualizzato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, "questo non è stato solo un incontro per arrivare alla revoca dello sciopero. Noi vogliamo, infatti, dare una svolta definitiva e strutturale al trasporto pubblico locale. Per questo, sarà avviato un confronto tra governo, Regioni, enti locali e tutti i soggetti interessati per arrivare a una riforma strutturale dei finanziamenti destinati al settore per evitare che si ripetano le vicende di questo autunno".

Il settore, ha sottolineato Letta, deve uscire "dalla terra di nessuno in cui si trova, vogliamo investire nel trasporto pubblico locale, utilizzato da milioni di cittadini, e perché la sicurezza di questo settore è prioritaria".

"Particolare soddisfazione" è stata espressa anche dal ministro Bianchi: "L'accordo raggiunto è l'esito di un lavoro partito mesi fa per risolvere la pendenza contrattuale". Il prossimo passo, ha aggiunto Bianchi, "è quello avviare un confronto, dal primo gennaio prossimo, e giungere in pochi mesi a una riforma strutturale". Nella proposta, ha anticipato, sarà previsto "il trasferimento indicizzato costante di risorse alle Regioni, che consentirà di riportare le trattative nella loro sede naturale cioè tra aziende e sindacati".

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