Data: 15/04/2012
Settore:
Politica regionale
SI PARLA DI FERROVIA: REGIONE E TRENITALIA DISERTANO IL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO - Il Consigliere Sospiri (Pdl) sbotta: «Siamo indignati. Dinanzi ai problemi del porto o delle Ferrovie, si ritiene più comodo girare lo sguardo dall’altra parte» - Rassegna stampa

Una pessima figura, non c'è altro da dire. A fermare il Consiglio Comunale straordinario convocato d'urgenza in risposta alle condizioni disastrose in cui versa il sistema ferroviario a Pescara e nella Regione Abruzzo, era stato in un primo momento, l'ondata di maltempo con tanto di nevicata, abbattutasi nel capoluogo rivierasco nello scorso mese di febbraio. Poi una serie di rinvii tecnici e alla fine, a distanza di circa 4 mesi dai famigerati tagli intervenuti con l'entrata in vigore degli orari invernali e soprattutto dalla scintilla che ha determinato l'indignazione generale, è arrivata la tanta agognata convocazione dell'assise comunale straordinaria.

GLI ILLUSTRI INVITATI DISERTANO L'APPUNTAMENTO. ASSENTI REGIONE, TRENITALIA E... LO STESSO SINDACO DI PESCARA - Un appuntamento preparato in grande stile, aperto per l'occasione anche ad interventi esterni qualificati. Del resto occorreva dare risalto e comprovare una situazione ferroviaria talmente irta di problematiche e disservizi da indurre il Sindaco di Pescara Mascia, unitamente al Presidente della Provincia Testa e al Presidente della Camera di Commercio Becci ad inviare - sempre nello scorso mese di dicembre - un lungo telegramma - (leggi l'articolo) per contestare le scelte non annunciate di Trenitalia sulla riorganizzazione dello scalo pescarese che di fatto si è tradotto con l'eliminazione di tutti i treni notturni. Destinatari del pungente telegramma furono l'ingegner Vincenzo Soprano, Amministratore Delegato di Trenitalia Spa, il Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera e infine l'ingegner Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane Spa. «Le Istituzioni non resteranno a guardare: non consentiremo di essere tagliati fuori dalle grandi direttrici» sono le ultime parole famose pronunciate dal Sindaco di Pescara Mascia a corredo del famoso telegramma. Poi più nulla anzi...

L'ASSENZA DI REGIONE E TRENITALIA IRRITA LA POLITICA. SOSPIRI (PDL): «SIAMO INDIGNATI. DINANZI AI PROBLEMI DEL PORTO O DELLE FERROVIE, SI RITIENE PIÙ COMODO GIRARE LO SGUARDO DALL’ALTRA PARTE» - Alla fine qualcuno lo ha definito un vero flop. Banchi vuoti nel Consiglio Comunale, soprattutto tra le fila dello stesso centro destra dal quale- è bene rammentarlo - era partita l'iniziativa dell'assise straordinaria aperta ai portatori di interesse e alle Istituzioni. E sono state proprio Istituzioni e portatori di interesse ad aver disertato l'invito. Nessuna traccia di Trenitalia. Erano stati invitati Basilissi, Fracassi e Bibbò in qualità di dirigenti e responsabili del gruppo Fs. Assente anche il dott. Spedicato in rappresentanza della stessa Direzione trasporti regionale Abruzzo di Trenitalia. Ugualmente gravi le assenze istituzionali. Non hanno risposto all'invito il Governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi, l'Assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra (secondo alcuni influenzato), i parlamentari abruzzesi (ad eccezione dell'On. D'Incecco), i Consiglieri regionali (tranne Sospiri, Acerbo e Chiavaroli) e i preidenti delle quattro province abruzzesi. E poi mancava proprio lui: il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia. L'autore del telegramma, il protagonista di annunci roboanti pronunciati a dicembre del tipo «Ci attendiamo una risposta entro poche ore da Trenitalia e dal Ministero, in caso contrario le Istituzioni sono pronte alla mobilitazione». L'assenza delle Istituzioni su una problematica che non attiene solo la città di Pescara, ma tutta la regione, ha profondamente irritato i politici locali sia di maggioranza che di opposizione. «Ci siamo sentiti indignati - hanno affermato i consiglieri Sospiri e Foschi - per la non considerazione di questo appuntamento, alcune autorità regionali arrivano qui solo per scaricare rifiuti e per rivolgere lo sguardo alla Bella Addormentata, evitando di vedere il fiume. È evidente che Pescara sia nel disinteresse da parte di tutti. Ad eccezione dei rappresentanti sindacali – hanno sottolineato il capogruppo Foschi e il consigliere Sospiri -, non c’è stata la partecipazione di alcuno delle autorità invitate, si ritiene più comodo e possibile girare lo sguardo dall’altra parte. Noi non lo consentiremo: già 15 anni fa Pescara aveva elaborato il progetto dei Prusst, che presentava le tre direttrici di sviluppo, le famose tre ‘T’, ossia mobilità via mare, su gomma e su ferro. Oggi qualcuno sta cercando di cancellare lo sviluppo della nostra Ferrovia»

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