Data: 29/05/2012
Settore:
Trasporto pubblico locale
SISTEMA SPA: “IL PADRONE DELLE FERRIERE” NON HA TEMPO PER LE RELAZIONI SINDACALI - I Sindacati: «Il Presidente Gambacorta interviene sul personale ignorando leggi ed accordi». Verso lo sciopero - Preleva lo stato di agitazione - Rassegna stampa

Si respira un clima assai teso alla Sistema Spa, la società di servizi che opera nei trasporti regionali il cui pacchetto azionario è suddiviso per il 62% a carico di Arpa (società capogruppo) e il restante 38% fra le altre società di tpl tra cui Di Fonzo Spa (14%), Gtm (12%), Ferrovia Adriatico Sangritana (1%).

Le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro, unitamente alle rappresentanze sindacali aziendali, in una nota indirizzata al Presidente della società Giuliano Gambacorta (nella foto) hanno infatti avviato la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione, preludio ad una probabile azione di sciopero.

Pesanti le accuse e le rivendicazioni dei sindacati rispetto ai contenuti del Piano industriale proposto dall’azienda ma soprattutto in relazione ad alcune disposizioni ed ordini di servizio emessi senza alcun confronto con le parti sociali e con la chiara violazione di leggi e accordi aziendali che regolamentano il rapporto tra dipendenti e azienda.

«Eppure più volte in questi mesi - precisano i sindacati nella nota trasmessa anche all'Assessore Regionale ai trasporti Giandonato Morra - le Segreterie Regionali, unitamente alle rappresentanze sindacali aziendali, hanno provato a condividere con il Presidente di Sistema Spa un accordo che rilanciasse in termini qualitativi e quantitativi il servizio attualmente svolto, anche e soprattutto in considerazione del processo in atto di riorganizzazione e liberalizzazione del settore del trasporto pubblico locale. Allo stesso modo in questi mesi - continuano le parti sociali - si è cercato di favorire ogni iniziativa Aziendale volta al ripristino dell’equilibrio del conto economico al fine di superare la fase di difficoltà aziendale».

Il Presidente Gambacorta e l’intero Cda di Sistema, invece, illudendosi che la presentazione di un Piano Industriale costituisca unicamente un’iniziativa volta ad informare le parti sociali sulle scelte e sugli intendimenti aziendali, hanno deciso di tirare dritto sui propri convincimenti, ignorando le legittime critiche e perplessità sollevate dai sindacati

«Il Presidente ed il CDA - dichiarano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro - con un comportamento da “padroni delle ferriere” e privi di conoscenza del settore, si muovono senza tenere conto che esiste un quadro di riferimento che si chiama contratto collettivo nazionale di lavoro». Per non parlare degli sprechi e delle assunzioni di unità lavorative non necessarie e per lo più collocate nel settore amministrativo che hanno sensibilmente fatto lievitare i costi aziendali, aggravando il deficit di bilancio. «Così come si è peggiorata – insistono i sindacati - l’organizzazione del lavoro pregiudicando di fatto la condizione dei lavoratori e la qualità del servizio da garantire» - come sono a dimostrare gli atti gravi e ripetuti, perpetrati dal Presidente e dal CDA nei mesi scorsi che produrranno - preannunciano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro - una serie di contenziosi con costi elevati per l’azienda come, ad esempio la mancata erogazione dei ticket restaurant per alcuni dipendenti, gli scatti di anzianità non riconosciuti, la diminuzione senza alcuna comunicazione della quota aziendale relativa alla pensione integrativa del personale, nonché il demansionamento di alcuni lavoratori.

Infine come non scandalizzarsi rispetto alle recenti affermazioni del Presidente di Sistema, Giuliano Gambacorta, il quale nel tentativo di non rispondere dei propri atti e di negare qualsiasi confronto con le parti sociali, ha di fatto comunicato di non aver più tempo per le relazioni sindacali.

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