Data: 02/11/2012
Settore:
Trasporto pubblico locale
MORRA SI FA GARANTE DEL RIORDINO DELLE AZIENDE PUBBLICHE DI TPL - L'Assessore ai trasporti: «Progetto di fusione in Consiglio entro il 30/11» E i sindacati sospendono le procedure di raffreddamento - Preleva la dichiarazione unitaria - Rassegna stampa

Dopo alcuni rinvii resisi necessari per consentire la partecipazione dell'Assessore Regionale Giandonato Morra ad una serie di riunioni di carattere nazionale sulla tematica del trasporto pubblico e delle risorse ed a cui, a detta dello stesso esponente regionale, l'Abruzzo non è mai risultato assente, si è regolarmente svolto nel pomeriggio di ieri, presso la sede della Regione Abruzzo a L'Aquila, l'incontro con le Organizzazioni Sindacali. Una riunione convocata per dare seguito alle procedure di raffreddamento e conciliazione avviate dalle Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl autoferro e Faisa Cisal per contestare sia i differimenti ingiustificati nel programma di unificazione della aziende regionali di trasporto pubblico locale di proprietà della Regione Abruzzo (Arpa Spa, Gtm Spa, Sangritana Spa) e sia le scelte inadeguate che vanno delineandosi relativamente all’individuazione dei bacini da sottoporre a gara nell’ambito del processo di riordino del settore.

«PORTERO' IL PROGETTO DI FUSIONE IN CONSIGLIO ENTRO IL 30/11». L'ASSESSORE MORRA SI FA GARANTE DEL RIORDINO DELLE AZIENDE PUBBLICHE DI TPL - Anticipando le valutazioni e gli interventi delle Organizzazioni Sindacali Regionali dei trasporti (per la Filt Cgil presenti Franco Rolandi e Luigi Scaccialepre), l'Assessore regionale Giandonato Morra dopo una breve premessa con la quale ha riferito sulla grande novità del Fondo unico dei trasporti previsto dalla bozza di Legge di stabilità in discussione in Parlamento e su alcuni emendamenti promossi e sollecitati in Commissione Trasporti della Camera dallo stesso Assessore per salvaguardare il trasporto locale delle fasce più deboli, è immediatamente entrato nel merito della vertenza regionale.
L'Assessore Morra, coadiuvato come sempre dal Dirigente Regionale Carla Mannetti (nella foto), ricordando un recente incontro proprio sui temi della riforma e sull'azienda unica che lo stesso Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha avuto con i segretari Confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl , ha inteso farsi garante sulla possibilità di portare, entro il prossimo 30 novembre, il progetto di fusione delle tre aziende pubbliche, all'approvazione del Consiglio Regionale.

NON E' ANCORA NOTO QUALE PROGETTO DI FUSIONE VERRA' PORTATO IN CONSIGLIO MA DAI SINDACATI (CON ALCUNI DISTINGUO) ARRIVA UN FORTE STOP AD ULTERIORI E STRUMENTALI PERDITE DI TEMPO - Non ci stanno i sindacati a perdere ulteriore tempo sul progetto di riordino delle aziende pubbliche e lo hanno manifestato apertamente all'Assessore precisando alcune anomalie e contraddizioni. «Abbiamo appreso proprio in queste ore - ha affermato il Segretario Generale della Filt Cgil Abruzzo Franco Rolandi - che le Associazioni datoriali hanno abbandonato nuovamente il tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto degli autoferrotranvieri scaduto da ben cinque anni. Un atteggiamento arrogante che in realtà - ha continuato Rolandi - pone in evidenza il tentativo peraltro non nascosto da parte delle imprese di imporre un negoziato basato essenzialmente sull'autofinanziamento e sull'incremento di produttività da parte dei lavoratori». Tutto ciò avviene mentre le stesse aziende continuano apertamente ad ostacolare processi di aggregazione e di fusione che dovrebbero essere economicamente funzionali ad un necessario ridimensionamento delle oltre 1200 imprese presenti sul territorio nazionale di cui oltre 50 nella piccola Regione Abruzzo ovvero la metà di quante ne possono vantare Regioni quali la Lombardia il Piemonte ed Emilia Romagna.
«Mentre sull'azienda unica il Presidente Chiodi continua a pretendere dai sindacati garanzie economiche precauzionali - afferma il Segretario della Filt Cgil Abruzzo - dallo stesso Governatore non giungono altrettanti moniti e richiami agli sperperi che gli amministratori delle aziende pubbliche continuano ad operare e che i sindacati stanno puntualmente e periodicamente denunciando».
Dopo due finanziarie regionali ed un dispositivo finale approvato lo scorso 1° agosto dal Consiglio Regionale, siamo passati da un progetto di fusione tout court delle tre aziende regionali (ostacolato inizialmente da pressioni politiche di natura campanilistica) ad una nuova proposta di fusione del solo ramo gomma per poi passare ad un nuovo ed ultimo progetto che contemplasse anche le attività ferroviarie della Sangritana.
«Non intendiamo entrare nel merito dei diversi progetti - hanno ribadito all'Assessore Morra i rappresentanti della Filt Cgil Rolandi e Scaccialepre - che la Società Axteria, per conto della Sangritana, ha provveduto ad illustrare nel corso di un recente incontro tenutosi a Lanciano. Spetta alla Regione individuare da un lato se i progetti di fusione elaborati siano compatibili con le norme nazionali e con le decisioni assunte dalla Regione Abruzzo e, dall'altro definire la soluzione che possa portare più rapidamente possibile al concreto avvio del processo di riordino».

ARPA, SANGRITANA, GTM E SISTEMA: VERTENZE E STATI DI AGITAZIONE DIFFUSI OVUNQUE - Naturalmente nel corso della discussione non sono mancati riferimenti alle tante vertenze presenti pressoché ovunque nelle tre aziende e anche in quella partecipata. Sulla società Sistema e sul nodo dell'applicabilità o meno dell’articolo 4 della Legge 7 agosto / 2012 n. 135 (Spending Review) che sembrerebbe introdurre (secondo quanto afferma la società capofila Arpa Spa) particolari obblighi di dismissione nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni, l'Assessore Morra dopo avere ricevuto dai sindacati pareri legali ed altra documentazione che attesterebbe l'esatto contrario, ha provveduto ad inoltrare un apposito quesito chiarificatore direttamente alla Corte dei Conti per il quale si è in attesa del pronunciamento a riguardo.

ARPA, LAVORATORI USATI COME "SCUDI UMANI" NEI CONTRASTI TRA IL PRESIDENTE CIRULLI E LA REGIONE ABRUZZO. MORRA ASSICURA: «DAL PREFETTO CI SARO' ANCHE IO» - Ma è sull'Arpa e sull'atteggiamento del Presidente Cirulli che si addensano le principali critiche. Non si placano, infatti, le polemiche generate da chi ha voluto utilizzare strumentalmente come "scudi umani" i lavoratori dell'Arpa nell'assurda diatriba che si protrae da tempo tra lo stesso Presidente Cirulli e la Regione Abruzzo culminata nell'incomprensibile rifiuto a voler trasformare 25 autisti da part time a full time pur in presenza di progetti di razionalizzazione e di una contestuale situazione insostenibile di carenza di personale che i sindacati intendono senza indugi portare all'attenzione dell'Ispettorato del Lavoro.
«Esiste una relazione dei dirigenti con la quale è stato dato il via libera alle trasformazioni a fronte di progetti di recupero approvati a livello territoriale - ha tuonato Scaccialepre - e che consentiranno evidenti benefici economici per l'azienda. Si faccia consegnare queste relazioni e capirà quali sono i reali motivi delle mancate trasformazioni» - ha continuato l'esponente della Filt Cgil rivolgendosi all'Assessore Morra.
«Dal Prefetto ci sarò anch'io» ha replicato con toni decisi l'Assessore ai trasporti della Giunta Chiodi, riferendosi alla convocazione per la seconda fase delle procedure di raffreddamento che con ogni probabilità si terrà martedì prossimo.

BALTOUR E LE NUOVE LINEE SU ROMA. DALL'ARPA NESSUNA REAZIONE ED UNA STUPEFACENTE AFFERMAZIONE «STIAMO IN POOL» - Anche sui servizi di nuova istituzione da parte della Baltour di Teramo che raggiungono la capitale sovrapponendosi a quelle già esistenti, i sindacati hanno da un lato preteso dalla Regione chiarezza su quanto sta accadendo e dall'altro denunciato l'assurdo comportamento pilatesco dei Dirigenti e degli amministratori Arpa che su una vicenda dagli indubbi riflessi economici negativi per l'impresa, stanno tranquillamente alla finestra incurandosi delle ulteriori perdite che andranno ad acuire quelle già registrate negli ultimi bilanci e continuano a trincerarsi in una laconica e stupefacente affermazione "Stiamo in pool". La Regione ha avviato richiesta di chiarimenti al Ministero competente.

I SINDACATI SOSPENDONO LE PROCEDURE PRONTI A RIAVVIARLE IN CASO DI MANCATA ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI - Con grande senso di responsabilità, le organizzazioni Sindacali hanno annunciato la sospensione delle procedure di raffreddamento pur dichiarandosi pronti a riattivarle per la seconda fase qualora gli impegni di portare il progetto di fusione in Consiglio Regionale entro il 30/11 dovessero essere disattesi.

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