Data: 05/06/2013
Settore:
Trasporto pubblico locale
SATAM CHIETI: CONFERMATI I LICENZIAMENTI. E IN AZIENDA CONTINUANO A LAVORARE I PENSIONATI - Filt Cgil e Fit Cisl: «Inspiegabile il mancato ricorso alla cassa in deroga. Un atteggiamento ritorsivo dopo il referendum e l'ordinanza del tribunale di Chieti» - Preleva il verbale del mancato accordo - Rassegna stampa

Fumata nera. Si è concluso con esito negativo, il previsto incontro convocato dalla Satam (nella foto il Presidente Sandro Chiacchiaretta) presso la sede della Confindustria di Chieti, per esperire la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione, avviate dalle Segreterie regionali Filt Cgil e Fit CISL Abruzzo a seguito del licenziamento di tre autisti adottato dalla società per motivi economici.
Licenziamenti per motivi economici e con effetto immediato, ai quali la Satam ha fatto ricorso senza il benchè minimo confronto con le parti sociali.

LICENZIAMENTI AD OROLOGERIA SCATTATI DOPO IL REFERENDUM DEI LAVORATORI E LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI CHIETI - La decisione di sbattere fuori dall'azienda tre autisti è scattata, non a caso, subito dopo la sentenza del Tribunale di Chieti ( Preleva l'ordinanza del giudice Valletta emessa il 28 marzo 2013) che ha respinto il ricorso presentato dalla stessa Satam, congiuntamente all'Organizzazione sindacale Ugl, avverso ad un referendum promosso da tutte le sigle sindacali regionali (Ugl compresa) per respingere un accordo che riduceva sensibilmente il salario del secondo agente su tutte le linee commerciali, indipendentemente dalla sussistenza o meno di elementi di anti economicità.

IL REFERENDUM CHE HA BOCCIATO L'ACCORDO AZIENDA-UGL E LE ASSEMBLEE TENUTE A BORDO DEGLI AUTOBUS - Il referendum che ha di fatto respinto l'accordo Satam-Ugl è stato preceduto da una consultazione dei lavoratori attraverso un'apposita assemblea alla quale hanno preso parte gli stessi Segretari regionali Rolandi (Filt Cgil) e Di Naccio (Fit Cisl) , tenutasi tra l'altro, in condizioni precarie all'interno di un autobus, vista l'indisponibilità aziendale a rilasciare una regolare sala assembleare.

FORTI DUBBI SULLA TITOLARITA' ALLA FIRMA DI CHI HA SOTTOSCRITTO QUELL'ACCORDO - Filt Cgil e Fit Cisl evidenziano inoltre che in base all'accordo interconfederale del 28 maggio 2011, e in particolare sulla rappresentanza e rappresentatività riferita all'anno precedente, l'Organizzazione sindacale aziendale Ugl non era titolata alla firma dell'accordo in parola. Va inoltre sottolineata la mancata correlazione tra la retibuzione del secondo agente e i licenziamenti operati dalla Satam dal momento che la mancata condivisione dell'accordo non avrebbe mai determinato riflessi economici negativi sulla linea, Pescara – Bologna, successivamente soppressa dalla Satam ed alla base del licenziamento, in quanto la stessa linea non prevedeva l'utilizzo del secondo agente.

NO ALLA CASSA IN DEROGA, SI' AI LICENZIAMENTI MENTRE IN AZIENDA LAVORANO I PENSIONATI - La presenza di misure alternative ai licenziamenti ai quali la Satam avrebbe potuto fare ricorso, come ad esempio la Cassa integrazione in deroga nonché i Contratti di Solidarietà, che avrebbero avuto la condivisione dei lavoratori, inducono le OO.SS. ad ipotizzare che si sia trattato di una misura ritorsiva rispetto al giudizio della sentenza emessa dal tribunale di Chieti. Inoltre detti licenziamenti sembrerebbero in netto contrasto con l'intermediazione di manodopera che la Satam adotta utilizzando impropriamente, per i propri servizi di noleggio, il personale di un'altra Azienda, ovvero La Panoramica, che espleta esclusivamente servizio urbano finanziato quindi da Comune e Regione. Così come è stato evidenziato l'utilizzo improprio di personale delle officine per l'espletamento dei servizi commerciali e di TPL.

PENSIONATI CON SUPER BONUS AL LAVORO , DIPENDENTI A CASA: BELL'ESEMPIO DA CHI DIRIGE L'ASSOCIAZIONE DATORIALE IN ABRUZZO - Filt Cgil e Fit Cisl Abruzzo hanno altresì evidenziato la presunta incompatibilità dei tre licenziamenti con la presenza in Satam di personale posto in quiescenza già da qualche anno e che ha peraltro beneficiato in passato di incentivi all'esodo (superbonus del Governo Berlusconi): davvero una bella contraddizione per i tanti esodati che non godono né di pensione e ne' di salario e per i tre licenziati che non avranno alcun tipo di reddito! Per una Società di proprietà del Presidente regionale dell’Anav, l’Associazione che rappresenta le Aziende private del settore, ci sembra davvero troppo!

Per quanto sopra è stata espletata, con esito negativo, la prima fase delle procedure.

La vertenza proseguirà davanti a S.E. Prefetto di Chieti

LA STRANA ALLEANZA UGL-SATAM: ALCUNE CONSIDERAZIONI - Ci siamo già pronunciati sull'anomalia di un ricorso alla magistratura che ha visto uniti insieme appassionatamente in una strana alleanza un'organizzazione sindacale e il padrone contro altre organizzazioni sindacali ma soprattutto contro il giudizio dei lavoratori manifestato attraverso un regolare referendum (indetto anche dalla stessa Ugl) e al quale l'azienda avrebbe voluto far pronunciare anche gli impiegati ovvero coloro che non avrebbero subito i riflessi negativi di una riduzione del salario previsto nell'accordo.

Sarebbe tuttavia interEssante sapere se lo stesso sindacato che ci ha portato in Tribunale, è per caso a conoscenza delle tante anomalie sopra elencate presenti in Satam (pensionati in super bonus, l'intermediazione di manodopera Satam-La Panoramica, utilizzo di meccanici per i servizi di tpl e noleggio ecc.), ma vorremmo soprattutto sapere se l'0rganizzazione sindacale in questione è a conoscenza altresì del fatto che la mancata corresponsione a tutti i dipendenti pubblici e privati delle imprese di trasporto abruzzesi, dell'importo (25€ rivalutati) frutto dell'accordo sottoscritto con la Regione Abruzzo nel 2004, è con ogni probabilità imputabile proprio alle iniziative di contrasto, con tanto di ricorso alla Magistratura, messe in atto dal titolare della Satam, nonchè presidente dell'associazione datoriale delle imprese private di tpl in Abruzzo.

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