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Segreterie Nazionali
L’ultima del ministro Lunardi, vietato scioperare
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, non fa nulla per la sicurezza e per il futuro del trasporto ferroviario, ma vuole ridurre a 8 ore lo sciopero dei ferrovieri del giorno 11 febbraio
Con una incredibile ordinanza, emessa in data odierna, il ministro vuole ridurre lo sciopero a 8 ore.
L’intervento è grave e ingiustificato, agisce sulla durata dello sciopero con argomentazioni che non trovano riscontro nella modalità di proclamazione e nelle motivazioni della giornata di lotta.
Si tratta di una decisione che interviene su una vertenza incentrata sui temi della sicurezza attraverso gli investimenti e lo sviluppo.
Il sindacato ha motivato ampiamente lo sciopero e rispettato tutte le procedure di legge.
Il Ministro utilizza la confusione prodotta dalle enormi contraddizioni contenute nei richiami della Commissione di Garanzia che sul tema della sicurezza adotta con disinvoltura più pesi e più misure.
In attesa dell’incontro, che ci è dovuto, richiesto alla Commissione e convocato per domani, il Ministro ha emesso l’ordinanza, con una evidente e gravissima violazione della procedura della legge: non ha nemmeno esperito il preventivo tentativo di conciliazione.
E’ evidente che il Ministro non sopporta le critiche, non può giustificare i tagli agli investimenti nel sistema ferroviario che ritardano gravemente la messa in sicurezza dell’intero sistema, non fa nulla per correggere una liberalizzazione del trasporto ferroviario sbagliata che sta producendo danni enormi: non è interessato al futuro dell’azienda nazionale.
In poche parole non è in grado di proporre una credibile politica dei trasporti che abbia al centro un trasporto ferroviario corrispondente alle necessità e alle attese del Paese.
Vive con evidente fastidio le iniziative del sindacato, i contenuti della piattaforma unitaria e interviene sullo sciopero.
Per quanto ci riguarda, respingiamo l’intervento del Ministro e gli chiediamo il ritiro immediato dell’ordinanza.
Chiediamo ancora la convocazione, già richiesta più volte, che attivi il confronto di merito sui problemi aperti.
Se i problemi rimangono insoluti, e le posizioni del Ministro e di FS non lasciano pensare niente di buono, proseguiremo la lotta.
In ogni caso denunciamo la gravità dell’attacco al diritto di sciopero messo in atto dal governo e dagli atteggiamenti della Commissione di Garanzia che agisce in modo ondivago, scegliendo quali scioperi si debbano fare e quali vanno ridotti, senza tenere conto delle ragioni dei lavoratori trincerandosi dietro una esasperata applicazione della legge cercando tutti i cavilli possibili per intervenire sugli scioperi.
Non sempre la commissione di Garanzia ed il Ministro si sono comportati alla stessa maniera, come sulla questione sicurezza, e per questo aspettiamo ancora risposte.
Dopo Crevalcore nessuno ha dato risposte, niente ha fatto il Governo e niente ha fatto FS.
Sosteniamo la piattaforma e protestiamo contro l’intervento del Ministro Lunardi.
La nostra lotta unisce gli interessi dei ferrovieri e quelli dei viaggiatori e dei pendolari che protestano chiedendo un servizio ferroviario più sicuro, e più in grado di rispondere alle aspettative di un trasporto collettivo moderno ed efficiente.
Domani andremo all’audizione con la Commissione di Garanzia per sostenere la vertenza e ripristinare i diritti dei lavoratori.
Le Segreterie Nazionali
Roma, 7 febbraio 2005