Data: 04/07/2013
Settore:
Trasporto pubblico locale
TNT: SINDACATI, MANCATO ACCORDO SU LICENZIAMENTI. 19 LUGLIO NUOVO SCIOPERO - Filt, Fit e Uilt: “E' urgente l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per l’avvio di un tavolo che affronti una vertenza difficile” - Le foto del presidio di Teramo (28/6/2013) - Le foto del presidio di Chieti (2/7/2013) - Multimedia (Tvsei)

“Nuovo sciopero nazionale il 19 luglio di tutti gli addetti diretti e subordinati degli appalti TNT”. Lo annunciano unitariamente le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a seguito della sottoscrizione del verbale di mancato accordo con l’azienda, sull’esame della procedura di mobilità, sottolineando che “come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto nuovamente il ritiro della procedura di licenziamento collettivo per 854 lavoratori e la necessità di misurarsi con un diverso piano industriale in grado di salvaguardare i livelli occupazionali e rilanciare in prospettiva il futuro di TNT ed allo stesso tempo abbiamo respinto con forza il processo di delocalizzazione in atto nel nostro paese presente nel piano aziendale che porterà alla riduzione della attività ed al trasferimento in altri paesi”.
“Allo stesso tempo – spiegano i sindacati – abbiamo manifestato all’azienda la disponibilità ad entrare nel merito delle eventuali ed attuali criticità organizzative per definire, in tempi rapidi, un piano di riassetto aziendale, capace di azzerare gli esuberi dichiarati anche attraverso l’utilizzo dei contratti di solidarietà per tutti gli 854 lavoratori”.
Secondo quanto riferiscono Filt, Fit e Uilt “TNT nell’ambito del confronto ha ribadito nuovamente che non è nelle condizioni di modificare il piano industriale ma di ricollocare solo 170 lavoratori sugli 854 esuberi, come già annunciato nell’incontro precedente, e avanza soluzioni come l’outplacement che porteranno i lavoratori espulsi al di fuori del perimetro aziendale”. “E’ del tutto insoddisfacente – sottolineano le organizzazioni sindacali – la ricollocazione di poco più di un decimo degli esuberi dichiarati e assolutamente poco credibile che tutto il resto dei lavoratori possa essere ricollocata attraverso gli strumenti indicati dall’azienda. A questo punto della vertenza – denunciano Filt, Fit e Uilt – è sempre più urgente l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per l’avvio di un tavolo che affronti una vertenza difficile con un gruppo multinazionale che va predisponendo una forte riduzione dell’attività di logistica nel nostro paese. Inoltre la trattativa – sostengono infine i sindacati – dovrà continuare sul tavolo del Ministero del Lavoro al fine di trovare una soluzione che consenta ai lavoratori di usufruire di tutti gli strumenti per scongiurare i licenziamenti”.

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