(U.S. Filt Cgil) – Roma, 4 marzo – Intesa raggiunta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori portuali. L’accordo, che interessa oltre 10 mila lavoratori, è stato firmato a Roma dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, e dalle associazioni datoriali Assoporti, Assologistica, Assiterminal e Fise. La parte economica del contratto (2005-2008) prevede, per il primo biennio economico, un aumento medio mensile di 110 euro, oltre ad una “una tantum” di 450 euro a copertura del periodo di vacanza contrattuale. Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa dal coordinatore nazionale del settore porti della Filt Cgil, Massimo Ercolani, secondo il quale “l’accordo ribadisce la scelta strategica del contratto unico per tutti i lavoratori dei porti, siano essi dipendenti da Autorità portuali, da terminalisti, da imprese e da servizi portuali. L’intesa recepisce, inoltre, in modo equilibrato le innovazioni introdotte dalla legge 30 e dal Decreto 276, regolamentando il lavoro a tempo determinato, il part-time, il lavoro a progetto ed evitando lo stravolgimento degli attuali equilibri che sarebbe stato provocato dall’introduzione del lavoro a chiamata o dalla somministrazione a tempo indeterminato. Infine sono state introdotte importanti innovazioni per quanto riguarda l’orario di lavoro, che chiariscono lo svolgimento dell’orario h.24 e la conseguente attribuzione delle 36 ore settimanali, mentre il decreto 66 sull’orario è stato recepito salvaguardando le condizioni di vita e di lavoro degli addetti”.