Nel 2006 Alitalia ha perso 405 milioni di euro ma il conteggio non è definitivo e le perdite potrebbero aumentare. I conti del quarto trimestre approvati dal CdA non hanno previsto, difatti, la svalutazione della flotta. Una decisione volutamente presa per non penalizzare ulteriormente il valore della società durante la delicata fase di privatizzazione. «Relativamente agli asset aziendali, e segnatamente alla flotta, si è ritenuto, in considerazione degli eventi oggi correnti, di non poter procedere a valorizzazioni diverse da quelle risultanti dai dati di libro» ha puntualizzato un apposito comunicato del nuovo cda presieduto da Berardino Libonati. Allo stesso presidente Libonati si sono, nel frattempo rivolti, le organizzazioni sindacali che hanno sollecitato, attraverso un comunicato unitario, quell'incontro richiesto già lo scorso 8 marzo al fine di avviare un confronto sulla attuale delicata fase attraversata dall’Azienda. «Ad oggi - affermano i sindacati - non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Ribadiamo l’esigenza di una urgente convocazione - insistono le oo.ss. - per l’enorme incertezza e carenza informativa che avvolge la fase di privatizzazione e a fronte di un clima non più sostenibile tra i lavoratori da anni senza contratto ed ancor più a causa del degrado delle Relazioni Industriali tenute con tutte le categorie»