Data: 15/04/2005
Settore:
Trasporto pubblico locale
TPL(malattia): Il Senato ha approvato il disegno di legge sul trattamento di malattia

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Segreterie Nazionali

 

 

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

 

 

Il Governo, su richiesta di Asstra e Anav ,

vuole togliere agli autoferrotranvieri il trattamento di malattia

 

 

 

Ieri il Senato, con il voto contrario dell’opposizione,  su sollecitazione delle Associazioni Datoriali ASSTRA e ANAV , ha purtroppo approvato in seconda lettura il disegno di legge di conversione in legge del D.L.. 21.2.2005, n.16, recante “ interventi urgenti per la tutela dell’ambiente e per la viabilità e per la sicurezza pubblica” apportando alcune modifiche tra le quali l’emendamento al comma 148 dell’art.1 della legge Finanziaria 2005 in materia di trattamenti di malattia, che conseguentemente, dopo l’approvazione così recita: ” A decorrere dal 1° gennaio 2005, nell’ambito del processo di armonizzazione al regime generale è abrogato l’allegato B al regio decreto 8 gennaio 1931 n. 148, e i trattamenti economici previdenziali di malattia, riferiti ai lavoratori addetti ai pubblici servizi di trasporto rientranti nell’ambito di applicazione del citato regio decreto, sono dovuti secondo le norme, le modalità e i limiti previsti  per i lavoratori del settore industria. Eventuali trattamenti aggiuntivi rispetto a quelli erogati dall’INPS al lavoratore del settore industria, sono ridefiniti con la contrattazione collettiva di categoria. “

 

Lo stesso emendamento era stato presentato  dalla maggioranza alla Camera e poi ritirato alla vigilia delle elezioni regionali.

 

Il Governo ha prima messo le mani sul trattamento di malattia degli autoferrotranvieri con la legge finanziaria spostando l’onere dall’INPS alle aziende, e adesso, dopo le elezioni, vuole fare  un   regalo alle aziende  cancellando la loro obbligazione contrattuale ai trattamenti di miglior favore.

 

E’ davvero incredibile che le aziende, dopo aver ottenuto, ancora una volta, trasferimenti aggiuntivi che derivano dalle imposizioni fiscali ai cittadini attraverso l’accise sulla benzina, abbiano chiesto e stiano ottenendo, dal Governo e dalla maggioranza del Senato, di modificare in modo scandaloso il diritto alla tutela della malattia previsto dalle norme esistenti e dal Contratto di lavoro.

 

Si tratta di un atto gravissimo che conferma l’attacco alle condizioni dei lavoratori da parte del Governo e la volontà delle controparti di completare la distruzione del sistema di relazioni sindacali nel settore, ricorrendo all’arma impropria dell’accordo con la attuale  maggioranza di governo.  

 

ASSTRA e ANAV si fanno vanto del risultato ottenuto, e contemporaneamente convocano le OO.SS. per il giorno prima dello sciopero del 22.4. 2005.

 

È evidente che dopo tutto quello che è successo l’incontro del 21 aprile perde gran parte del suo significato, l’unica risposta possibile alle controparti ed al Governo è, al momento, lo sciopero del giorno successivo.

 

Il 22 sciopereremo per 4 ore, continueremo con tutte le azioni necessarie a far revocare gli atti unilaterali.

 

Gli autoferrotranvieri chiedono coerenza a tutti coloro che fino ad oggi hanno dichiarato di appoggiare le loro giuste rivendicazioni, e l’impegno a cancellare alla Camera questo gravissimo attacco ai loro diritti.

 

Il diritto alla indennità di malattia non si tocca, si ripristini la legalità e si rispetti il contratto di lavoro.

 

Senza queste condizioni il Sindacato organizzerà la necessaria mobilitazione della categoria in attesa della terza lettura del disegno di legge alla Camera dei Deputati.

 

Nel frattempo ci attiveremo per avviare tutti gli opportuni contatti con ogni gruppo parlamentare, sia alla Camera che al Senato, in sintonia e con l’appoggio delle segreterie confederali nazionali, al fine di sensibilizzare al problema la totalità degli attori coinvolti.

 

 

                                                                                              Le Segreterie Nazionali

 

Roma, 14 aprile 2005

 

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