Data: 24/04/2014
Settore:
Filt Cgil Pescara
«NO ALLO STOP ELETTORALISTICO ALLA FILOVIA». NON SODDISFATTA DI AVER FATTO SPROFONDARE L'ARPA, LA POLITICA ORA VUOLE FAR FALLIRE ANCHE LA GTM - L’ira dei sindacati contro il Sindaco Mascia. Sconcerto per l’ordinanza che impedisce di elettrificare il tracciato - Preleva il comunicato stampa dei sindacati - Rassegna stampa

Le Organizzazioni Sindacali dei trasporti rappresentante dalle Segreterie Provinciali di Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti - Ugl trasporti - Faisa Cisal unitamente alle Rappresentanze Sindacali Aziendali, esprimono sconcerto ed indignazione per la squallida strumentalizzazione elettorale che talune forze politiche cittadine, direttamente coinvolte nella tornata elettorale per il rinnovo dell'Amministrazione Comunale di Pescara, stanno tranquillamente intraprendendo sui reali interessi alla salute e alla mobilità di tutti i cittadini dell'area metropolitana nonché sulla pelle dei lavoratori del trasporto pubblico locale.

Siamo stati costretti da oltre un decennio ad assistere a pesanti e forsennati attacchi contro la realizzazione di un'infrastruttura leggera di trasporto pubblico che allo stato dei fati resta l'unica soluzione sostenibile alla crescente precarietà di mobilità e di qualità dell'aria nella città di Pescara e nel suo hinterland.

Si è trattato quasi sempre di azioni prive di reali fondamenta giuridiche e amministrative, fomentate da malcelati interessi speculativi legati ai poteri forti dell'edilizia, insensatamente sposati da esponenti dell'ecologismo movimentista e radical chic, ovvero proprio da quei soggetti che invece avrebbero avuto il dovere di difendere e promuovere il trasporto pubblico collettivo sostenendo un progetto di effettiva incidenza per la fluidificazione del traffico e il disinquinamento dell'aria.

Quando sembrava finalmente sgomberato il campo dalle insidiose mine dei nemici dell'opera, che sinora non sono stati in grado di presentare un straccio di argomento a loro vantaggio (ad eccezione delle uniche e sacrosante rivendicazioni promosse da alcune associazioni per l'abbattimento di tutte le barriere architettoniche lungo il tracciato), inopinatamente il primo cittadino di Pescara, che mai aveva manifestato la minima riserva, si mette di traverso alla realizzazione in una fase avanzata della filovia rifiutandosi di firmare l'ordinanza per la chiusura delle strade che intersecano il tracciato, indispensabile alla tesatura dei cavi elettrici già da tempo issati sui pali installati su tutto il tracciato.

Non spetta alle organizzazioni sindacali addentrarsi nell'ambito degli interessi politici cittadini, soprattutto se questi risultano esasperati ed ampliati dai tamburi della campagna elettorale in corso.

Pertanto non ci interessa più di tanto ricercare i motivi reconditi di una spettacolare giravolta del primo cittadino uscente che sicuramente non poggia su alcun fatto nuovo che possa averla minimamente giustificata.

Noi, piuttosto, seguitiamo ad avere a cuore e a difendere da un lato il diritto dei cittadini alla mobilità e alla salute e dall'altro la prospettiva occupazionale di oltre 400 lavoratori (compreso l'indotto) che, insieme alla loro famiglie, reclamano a buon diritto di vedere una buona volta fugate le ombre della crisi e della disoccupazione alla luce di una progettualità funzionale in grado di assicurare loro per anni lavoro, professionalità e reddito.

Non possiamo, ad ogni modo, esimerci dal segnalare con forza tutta l'inaffidabilità e la pochezza di una sedicente classe politica che non si fa scrupolo di anteporre ripicche e beghe personali agli interessi e alle attese delle comunità amministrate

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