Data: 03/07/2014
Settore:
Filt Cgil Pescara
ALESSANDRINI PARTE IN SALITA: DOPO LA VICENDA TEODORO ORA ANNUNCIA LO STOP ALLA FILOVIA E I SINDACATI INSORGONO - Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl trasporti: «Siamo contrari all'ipotesi di dover rimettere tutto in discussione». Proclamato lo stato di agitazione - La nota sindacale trasmessa al Sindaco e al Presidente della Regione - Il servizio trasmesso dal TGR Abruzzo - Rassegna stampa - E anche il Tar boccia i ricorsi del Wwf e di alcuni cittadini

Non si può certo affermare che Marco Alessandrini sia partito con il piede giusto. Pronti, via e il nuovo Sindaco di Pescara si è trovato da subito a gestire la grana Gianni Teodoro, un personaggio conosciuto per i suoi continui e repentini cambi di schieramento politico e che lo hanno reso famoso per aver saputo scegliere sempre il "cavallo" vincente. E' stato così sin dal lontano 1994 quando i Teodoro appoggiarono la Giunta di centrodestra di Carlo Pace e dopo qualche anno, questo appoggio vincente fu premiato e ce lo ritrovammo alla guida della ex Gestione Governativa che, nel frattempo, con il passaggio alla Regione, si era trasformata in una società di capitale diventando Gtm spa. Impossibile dimenticare quella fase storica anche perchè rappresentò in assoluto, insieme alla gestione di Michele Russo, uno dei periodi più bui e tristi nella breve storia dell'azienda di trasporto pescarese. Il "Ras di San Donato" si presentò in Gtm con uno stuolo di sostenitori (tra i quali vi erano anche alcuni sindacalisti e gli immancabili dirigenti) e, con lo stemmetto di forza italia attaccato sulla giacca quasi a voler rimarcare le proprie origini e lo stile berlusconiano, fece capire da subito quale fosse il suo principale obiettivo: attaccare e ridimensionare la Cgil che allora (come oggi del resto) in Gtm rappresentava il sindacato più forte numericamente e politicamente. E fu proprio durante il suo mandato in Gtm e più precisamente nel luglio 2002 che il Presidente Gianni Teodoro espresse il proprio voto favorevole nella conferenza dei servizi per la realizzazione della filovia. Ecco cosa pensava Gianni Teodoro della filovia: «La filovia rappresenta una vittoria straordinaria. Ci abbiamo creduto sin dal primo momento. Siamo riusciti ad ottenere ben 28 milioni di euro per questo impianto t.p.l. che rappresenta una svolta per il trasporto pubblico locale dell'area metropolitana». Eppure solo qualche anno, dietro evidenti motivi di opportunismo politico, ce lo siamo ritrovati a fare lo sciopero della fame contro la realizzazione della filovia insieme a Sorgentone, storico oppositore dell'opera.
Un atteggiamento ondivago che però alla fine paga se è vero che è riuscito comunque ad imporre l'inserimento in Giunta della propria figlia Veronica di soli 19 anni (nella foto accanto al sindaco Alessandrini) pur non avendo nessuna esperienza politica e amministrativa.
Ma veniamo allo stop alla filovia. Tra i primi provvedimenti che ha assunto il neo sindaco vi è stato proprio quello di demolire il progetto filovia, una posizione, peraltro non espressamente annunciata nel corso della campagna elettorale dove sull'argomento si è preferito, come sempre, mantenersi sul vago.
Immediata è stata la reazione dei sindacati Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl le cui segreterie regionali e provinciali congiuntamente alle rappresentanze sindacali aziendali hanno ricevuto il mandato dall'assemblea dei lavoratori Gtm di proclamare lo stato di agitazione del personale e di richieder un incontro urgente con il Sindaco e con il Governatore della Regione.

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