Data: 14/10/2014
Settore:
Trasporto pubblico locale
AUTISTI PENSIONATI AL SERVIZIO DEGLI ENTI LOCALI E DELLA REGIONE MENTRE I DISOCCUPATI RESTANO A SPASSO - Dura presa di posizione della Filt Cgil contro i sindaci «pilateschi» di Giulianova e Mosciano. Sull'operato della ditta Gaspari, chiamata in causa anche la Regione - Preleva il comunicato stampa - Rassegna stampa

Sulla vicenda degli autisti (pensionati Inps) impiegati nelle attività di trasporto pubblico senza alcuna opposizione da parte degli Enti Locali (Giulianova e Mosciano) e della stessa Regione Abruzzo, la FILT-CGIL ritiene di dover replicare ai Sindaci delle stesse Amministrazioni Comunali nonché alla società di trasporti Gaspari srl. che si sono rese protagoniste di alcune dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa.

Siamo perfettamente a conoscenza della legittimità delle norme (anche se non le condividiamo) che disciplinano l’utilizzo dei pensionati da parte delle imprese nonché del ruolo dell’Ispettorato del Lavoro nelle operazioni di accertamento di eventuali abusi in materia, perpetrati dalle stesse aziende.

CONOSCIAMO LE NORME MA ANCHE GLI OBBLIGHI DEGLI ENTI LOCALI - Quello che tuttavia vorremmo chiedere ai sindaci Mastromauro e Galiffi(nella foto) i quali con estrema leggerezza e frettolosità hanno da un lato assolto l’impresa e, dall’altro, dispensato il Comune da qualsiasi responsabilità, è se, nel corso di questi anni, abbiano mai cercato di verificare la compatibilità dei cosiddetti settantenni adibiti alla guida di scuolabus per il trasporto di bambini delle scuole d’infanzia fino alle scuole medie, con i contratti di lavoro e con le ore effettivamente retribuite.

Così come sarebbe auspicabile capire se il Comune guidato dal sindaco Mastromauro abbia mai verificato il rispetto da parte della società di trasporti Gaspari srl, del capitolato d’appalto in materia di modalità di assunzione del personale in base al quale la stessa impresa si è aggiudicata (e per sette anni) la gara per l’espletamento del servizio con una contropartita economica superiore ai 4,5 milioni di euro.

LA REGIONE PRIMA FAVORISCE I PENSIONAMENTI NELLE PROPRIE AZIENDE E POI TOLLERA CHE LO STESSO PERSONALE LAVORI NELLE AZIENDE PRIVATE - Analogamente, al Governatore Luciano D’Alfonso e alla Regione Abruzzo, titolare delle concessioni di trasporto pubblico locale ivi incluso pertanto il trasporto urbano dei comuni di Mosciano e Giulianova, vorremmo chiedere se sia tollerabile in un periodo di crisi e di grave disoccupazione giovanile, ignorare l’impiego, da parte delle imprese di trasporto, di personale posto non a caso anticipatamente in quiescenza (e con incentivi economici)in virtù di normative speciali che stabiliscono che l’autista di mezzi pubblici rappresenti un lavoro usurante e come tale avente diritto al pensionamento al compimento del 61° anno di età anziché dei 66/67 anni previsti per la generalità dei lavoratori.

LA MOTIVAZIONE E’ SOPRATTUTTO DI NATURA ETICA E MORALE - Se fino ad ora nessuna autorità è mai intervenuta a riguardo per interrompere l’uso indiscriminato di pensionati alla guida di mezzi pubblici che nel solo caso dell’azienda Gaspari rappresenta circa il 50% dell’intera forza lavoro, ciò non significa che non sussistano valide argomentazioni per accendere una volta per tutte i riflettori su questa incresciosa vicenda che mortifica i tanti giovani e i tanti disoccupati presenti sul territorio. Questa motivazione esiste ed è principalmente di natura etica/morale: perché se da un lato ci sono tantissimi giovani e meno giovani senza salario e senza tutela, dall’altro ci sono ex dipendenti pubblici titolari di pensioni più che dignitose che “arrotondano” con un altro stipendio le proprie entrate e tutto ciò è davvero immorale oltre che rischioso in termini di sicurezza.

All’azienda Gaspari, che ritiene particolarmente diffusa la pratica dell’utilizzo di pensionati, rammentiamo che in provincia di Teramo e, se vogliamo nell’intero territorio regionale, nessuna impresa che beneficia di contribuzione pubblica comunale e/o regionale per l’espletamento del trasporto pubblico, si avvale di tale espediente che in realtà e, a nostro avviso, nasconde il solo obiettivo di ridurre il costo del lavoro.

LA DENUNCIA DI SPRECHI NELLE AZIENDE PUBBLICHE? PER LA FILT CGIL E’ UNA NORMALE PRASSI - Infine per ciò che attengono le accuse gratuite rivolte alla Filt Cgil, affinché punti l’attenzione sugli sprechi presenti nelle aziende pubbliche del settore, nel respingere al mittente tali insinuazioni, vorremmo solo ricordare che questa sì è la vera pratica diffusa che ha caratterizzato l’azione sindacale della Filt Cgil in questi anni. Un riscontro in tal senso è possibile dalla semplice consultazione della rassegna stampa locale e regionale sulla costante lotta agli sprechi.

Con l’auspicio che questa ulteriore denuncia che verrà formalmente trasmessa al Presidente della regione Abruzzo e al sig. Prefetto di Teramo, possa ristabilire le condizioni di normalità e sicurezza nell’espletamento dei servizi pubblici di trasporto, preannunciamo in caso contrario ulteriori e clamorose iniziative sul territorio con il coinvolgimento di giovani, disoccupati e studenti.

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