Data: 06/06/2007
Settore:
Ferrovieri
file allegato: La lettera inviata la Governo
FERROVIE, IL GOVERNO DISATTENDE IL CONFRONTO SU CONCORRENZA E LIBERALIZZAZIONI - I sindacati criticano l'emendamento al Dl Bersani e confermano lo sciopero del 22 giugno. - Il comunicato unitario

Gli impegni assunti dal Governo con le organizzazioni sindacali lo scorso 15 maggio e che hanno portato allo slittamento dello sciopero, non stanno sortendo gli effetti annunciati. Nonostante i tre tavoli concertativi previsti su regolazione della concorrenza e dell'accesso al mercato, costruzione di un contratto unico di riferimento per il settore e piano d'impresa delle Fs, il Governo sta procedendo autonomamente come conferma la presentazione di un emendamento al Dl Bersani sulle liberalizzazioni che anticipa i contenuti del tavolo sulle regole e ne decide gli esiti, confermando la totale liberalizzazione della parte redditizia del trasporto ferroviario passeggeri su media e lunga percorrenza. In una nota inviata al governo le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast ferrovie, Ugl A.F., Orsa Ferrovie oltre a confermare lo sciopero fissato per il 22 giugno prossimo, contestano gli atti dell'esecutivo che svuotano sostanzialmente il percorso di confronto con le organizzazioni sindacali. «Con un intervento di questo tipo - commentano i sindacati - si aggiunge un altro caso clamoroso di privatizzazione dei profitti e di socializzazione delle perdite. Questa liberalizzazione toglierą al cittadino - aggiungono le OO.SS. - servizi, nelle aree e negli orari a domanda debole, con la prevedibile forte penalizzazione per il Sud. Si tratta di fatti molto gravi che svuotano sostanzialmente il percorso previsto a Palazzo Chigi».

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