Data: 23/04/2015
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
IL “COPIA/INCOLLA” CHE RIDICOLIZZA IL MANAGEMENT DI ARPA, GTM E SANGRITANA - A proposito di piano industriale e di Job analysis…- Preleva il comunicato stampa - La Filt Cgil chiede chiarimenti sulle proroghe dei contratti a Dirigenti e amministrativi in Gtm e Sangritana

Come ha tenuto a precisare il Sottosegretario Camillo D’Alessandro, nei giorni scorsi a Lanciano è stato presentato il Piano Industriale dell’azienda unica regionale di trasporto locale la cui nascita ufficiale è prevista per l’8 giugno. Detto che nel merito del Piano industriale la Filt Cgil Abruzzo farà le proprie valutazioni dopo essersi adeguatamente confrontata con le strutture territoriali al fine di approfondire l’impatto che tale piano industriale avrà soprattutto sui servizi (circa 3 milioni di km in meno sull’intero territorio regionale sottratti alla nascente azienda unica), intendiamo tuttavia rappresentare due situazioni quantomeno bizzarre correlate all’attività che i dirigenti e gli amministratori delle tre aziende stanno portando avanti in questi giorni.
• Un piano industriale che per la parte concernente il nuovo rapporto di lavoro, promuove il modello Bus Italia, l’azienda tranviaria di Trenitalia non firmataria del contratto nazionale di categoria
• Un questionario distribuito al personale aziendale degli uffici e delle officine, maldestramente scopiazzato da un manuale (*) di organizzazione e management, per conoscere ruoli, posizione, budget, compiti, doveri, responsabilità e risultati.

IL PIANO INDUSTRIALE COPIATO E TARGATO BUSITALIA – La proposta del contratto aziendale di Bus Italia, avanzata al momento della presentazione del Piano della nuova società abruzzese, pone non pochi problemi, il primo: Arpa, Gtm e Sangritana aderiscono ad Asstra, l’organizzazione datoriale delle aziende di settore impegnata nella difficile trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di categoria scaduto da sette anni. Bus Italia aderisce invece ad Agens - Fedetrasporto, un’associazione di aziende non presente al tavolo nazionale per chiudere una difficile vertenza che si trascina da anni.
Due sono le domande: forse le aziende regionali di TPL hanno seguito l’ex Presidente Arpa Massino Cirulli che aveva rifiutato l’adesione ad ASSTRA, oppure, caso ancora più curioso, Bus Italia ha lasciato Agens per aderire ad ASSTRA?
In un caso o nell’altro, la vicenda del piano industriale di TUA potrebbe avere ripercussioni serie sull’esito della trattativa per il rinnovo del contratto di categoria in corso a Roma in questi giorni. Anche per questa ragione e aldilà del merito della proposta, auspichiamo un ripensamento sul modello Bus Italia.

I DIRIGENTI SI RIVOLGONO AD IMPIEGATI ED OPERAI “MA CHE LAVORO FATE?” - Sul questionario conoscitivo, pomposamente chiamato Job analysis, diciamo che si tratta del secondo tentativo di conoscere i carichi di lavoro del personale amministrativo dopo il tentativo messo in atto da Massimo Cirulli del 2013 quando era Presidente Arpa. In aggiunta questa volta si richiede una quantificazione e una valutazione del lavoro svolto in termini di tempi e di obiettivi raggiunti.

E SE I LAVORATORI CHIEDESSERO A DIRIGENTI E AMMINISTRATORI DELLE AZIENDE LA STESSA VALUTAZIONE SUL LORO OPERATO?

Insistiamo: Si faccia piazza pulita di chi ha fatto solo disastri!

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