Data: 27/07/2015
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
TRASPORTI E AZIENDA UNICA: LA REGIONE E’ IN CONFUSIONE TOTALE. E SE INVECE FOSSE TUTTA UNA STRATEGIA PER COGLIERE IL VERO OBIETTIVO OVVERO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’INTERO SETTORE DEL TRASPORTO LOCALE ? - TUA è allo sbando e rischia di saltare in brevissimo tempo. Mentre i dirigenti si azzuffano per le poltrone. Al via le assemblee in tutta la Regione - Preleva il comunicato stampa - Rassegna stampa - Il calendario delle assemblee

Come è noto la Filt Cgil Abruzzo e la Ugl autoferrotranvieri hanno proclamato uno sciopero regionale di 24 ore del trasporto locale per il prossimo 7 agosto, contestando la politica regionale sui trasporti voluta dal Governo D’Alfonso. Tra le motivazioni addotte vi è senza dubbio la vicenda “azienda unica”, la società di trasporto regionale che, nata con i migliori auspici per dare lustro alla Regione e per assicurare un dignitoso servizio di trasporto locale ai cittadini abruzzesi, rischia invece di saltare per aria prima di quanto i più convinti pessimisti avessero ipotizzato ed annunciato.

GLI EQUILIBRI POLITICI HANNO IMPOSTO LA CONFERMA DI DIRIGENTI E AMMINISTRATORI - E i motivi del fallimento sono di facile intuizione visto che Luciano D’Alfonso non è stato in grado di mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale e che, sui disastri contabili ed organizzativi ereditati dalle aziende regionali di trasporto oggetto della fusione in TUA, prevedevano (secondo le indicazioni del Governatore) il totale azzeramento di amministratori e dirigenti resisi responsabili della pessima conduzione delle singole imprese. Invece il dover fare i conti con i precari equilibri politici regionali, ha imposto un repentino cambio di rotta che ha prodotto la conferma di quasi tutti i dirigenti delle tre aziende, compresi quelli di nomina politica (nominati all’epoca dal centrodestra) che rinnegando la loro appartenenza e fede politica, si sono immediatamente offerti al Governatore per continuare a produrre disastri anche nella costituita azienda unica. Qualche salvataggio e conseguente ripescaggio si è registrato anche sul fronte amministratori dove l’esempio più lampante è sicuramente quello dell’ex presidente della Sangritana Pasquale Di Nardo (nominato dal Governo Chiodi) che nonostante la decadenza del proprio CdA (unitamente a quello della Gtm), continua ad avere ruoli e funzioni anche dentro TUA, come sono a dimostrare le frequenti riunioni e le recenti decisioni assunte in quel di Lanciano con l’avallo e l’assenso della Regione e del Sottosegretario Camillo D’Alessandro.

LOTTA FRATRICIDA TRA I DIRIGENTI VECCHI E NUOVI. VOLANO PAROLE GROSSE E COLPI BASSI E NON MANCANO LE SPONSORIZZAZIONI - Nei tavoli ufficiali, costretti dal Presidente D'Amico a convivere ed operare nell'interesse dell'azienda, cercano invano di palesere stima e rispetto reciproco. In realtà i dirigenti (vecchi e nuovi) delle tre aziende confluite in TUA, stanno inscenando una vera lotta fratricida tra di loro alla ricerca di quei posti di responsabilità che inevitabilmente si sono ridimensionati in virtù della fusione e di alcune new entry imposte dalla Regione e dal Magnifico Rettore. A fari spenti volano persino parole grosse, offese personali e colpi bassi e c'è qualcuno che, promettendo favori e "ricompense", chiede la sponda e "la raccomandazione" anche con il coinvolgimento di qualche sigla sindacale. Altro che interesse aziendale!! Eppure basterebbe ricordare a questi costanti affamati di potere che se fallisce il progetto azienda unica, vi sarebbero indubbi problemi per i lavoratori e per i cittadini abruzzesi, ma quello che è certo è che ci sarebbe un immediato RESET del personale dirigente.

LA REGIONE COMPLICE DI ASSURDE OPERAZIONI AL FOTO FINISH: DALLA PARENTOPOLI IN SANGRITANA ALLE TRANSAZIONI DA OLTRE 100 MILA EURO PER I DIPENDENTI - La “parentopoli” Sangritana ovvero le quindici assunzioni senza concorso messe in atto solo a pochi giorni dalla nascita di TUA per accontentare amici e parenti o le stesse transazioni a favore di alcuni dipendenti (anche da oltre 100mila cadauno) deliberate nell’ultimo Consiglio di Amministrazione a guida Pasquale Di Nardo, sono frutto di un’assurda strategia per la quale ci rimane difficile ipotizzare la neutralità dello stesso Governatore D’Alfonso o del Sottosegretario D’Alessandro.

IL MALUMORE SI ALLARGA E DICHIARANO LO SCIOPERO ANCHE COLORO CHE, SOLO POCHI GIORNI FA, LO AVVERSAVANO - Non è un caso che anche le altre Organizzazioni Sindacali che fino a poco tempo fa avevano definito “un errore scioperare” e si erano mostrati “responsabilmente disponibili” al confronto, abbiano improvvisamente tirato il freno a mano, proclamando un analogo “sciopero politico” nella stessa giornata del 7 agosto seppur con orari e modalità diverse (anche se di questa decisione non vi è stranamente traccia sugli organi di stampa).

SALTANO LE CORRETTE RELAZIONI INDUSTRIALI E GLI IMPEGNI ASSUNTI PER LA MARSICA DAL GOVERNATORE D’ALFONSO - Ma ecco che accade qualcosa che non ti aspetti da una Regione che almeno per quanto attiene le relazioni industriali, aveva dimostrato fino ad oggi di volere mantenere un profilo di correttezza. Invece nell’arco di 24 ore la Regione si è resa protagonista di due provvedimenti che hanno fondamentalmente minato i rapporti con le organizzazioni sindacali o con una parte di esse: il Sottosegretario D’Alessandro ha contestualmente disatteso, da un lato, l’impegno assunto dal Governatore D’Alfonso con le rappresentanze sindacali di Avezzano, (e con le stesse forze politiche di quel territorio) per affrontare il tema dei tagli dei servizi nella Marsica previsti dal Piano industriale dell’azienda unica e, dall’altro, promosso una riunione che si terrà lunedì alle ore 10.00 in Regione, nella sede di viale Bovio a Pescara, limitato a quelle sigle sindacali che solo nell’ultimo periodo hanno assunto la decisione di proclamare lo sciopero per il prossimo 7 agosto.

E SE FOSSE TUTTA UNA STRATEGIA PER PRIVATIZZARE IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE? - Evidentemente al Governatore D’Alfonso e al suo Governo non fa piacere intrattenere relazioni industriali con chi senza alcun vincolo, contesta e denuncia la mancata riforma del trasporto pubblico locale nonché la sussistenza delle stesse identiche incongruenze e degli stessi “vizi” ampiamente conosciuti e avversati nel corso del recente passato. Ne prendiamo atto e nel rilanciare lo sciopero di 24 ore del 7 agosto e l’avvio delle assemblee nei posti di lavoro, vogliamo allertare i cittadini abruzzesi, i lavoratori dell’azienda unica e tutte le forze politiche della nostra regione, affinché siano consapevoli che dietro questa situazione di stallo dalla quale a breve potrebbe essere decretato il fallimento del progetto azienda unica regionale, potrebbe celarsi in realtà il vero obiettivo della Regione che potrebbe essere quello di privatizzare il trasporto pubblico locale della nostra regione. Sappiamo peraltro che potrebbe esserci già un pretendente, ovvero quella BUSITALIA artefice della privatizzazione a Firenze e conseguentemente molto vicina al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

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