Dal 24 al 27 novembre prossimi i poco più di 60 mila lavoratrici e lavoratori del Gruppo FS – dipendenti dalle società RFI, Trenitalia, Italferr, Ferservizi, FS , Sistemi Urbani e Italcertifer – torneranno finalmente ad eleggere i loro rappresentanti nelle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie)e i loro RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza).
Finalmente, perché questo importante appuntamento cade esattamente a undici anni dalle elezioni precedenti, quindi ben oltre, davvero ben troppo oltre, la normale scadenza triennale.
Finalmente, inoltre, perché queste elezioni si collocano in una fase della storia del Gruppo FS, e conseguentemente della storia del lavoro e del Sindacato in questa azienda, particolarmente complessa, che pone la necessità di misurarsi nella ricerca e nella costruzione di impegnative soluzioni per il futuro, già per il futuro prossimo.
Finalmente, infine, perché questa fase storica di FS ha bisogno di un ruolo attivo e diffuso, anche attraverso le RSU, della rappresentanza sindacale (nazionale, territoriali e, soprattutto, nei luoghi di lavoro) affinchè la costruzione di queste soluzioni veda tra i protagonisti il lavoro, con una contrattazione collettiva che sappia caratterizzare le future evoluzioni e i futuri cambiamenti dell’azienda con livelli adeguati di tutela dei diritti e delle condizioni materiali del lavoro che in questa Azienda si svolge oggi e si svolgerà domani.
Lavoro qualificato, spesso, e sempre più in futuro in diversi segmenti produttivi, altamente qualificato. Tanto più qualificato quanto più responsabilizzato, quindi tra i fattori determinanti per la positiva prospettiva di un grande gruppo industriale nazionale quale FS è stato per larga parte della sua storia e quale dimostra tuttora di essere per quanto concretamente realizzato, ad esempio, nell’arco dell’ultimo decennio.
Le candidate e i candidati nelle liste della Filt-Cgil conoscono il tuo lavoro, lo svolgono ogni giorno con te e sono impegnati a rappresentarlo con competenza, serietà e passione.
La prospettiva di questo gruppo industriale e del lavoro che in esso si svolge è però attualmente incerta.
Lo è, in primo luogo, per i pericolosi tentennamenti del Governo sulle modalità di privatizzazione dell’attuale Gruppo integrato. Da un lato, l’ipotesi incentrata sul mantenimento dell’assetto societario unitario del Gruppo, pur privatizzandolo fino ad un massimo del 40% della proprietà. Dall’altro lato, l’ipotesi di scorporo dal Gruppo, prima della privatizzazione, dell’infrastruttura ferroviaria (che resterebbe in mano pubblica, ma non si capisce ancora in capo a chi, né come...), con il conseguente immediato venire meno della necessità stessa di un Gruppo societario unitario, tanto che, infatti, la
privatizzazione (a quel punto non si capisce nemmeno più per quali quote di proprietà...) avverrebbe per pezzi, a partire dallo “spezzettamento” dell’attuale Trenitalia e, di conseguenza, delle società di servizi, di progettazione e di omologazione e collaudo dell’attuale Gruppo.
L’una o l’altra ipotesi non sono affatto indifferenti per il lavoro, a tutela del quale il Sindacato, nel mantenere le proprie pesanti riserve sulle ragioni stesse della privatizzazione, ha da tempo espresso il deciso sostegno alla prima delle due qualora, invece, privatizzazione dovesse effettivamente essere per decisione dell’attuale proprietario pubblico (il Governo, attraverso il Ministero dell’Economia), del soggetto responsabile della sorveglianza (il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e del Parlamento italiano.
Prospettiva incerta però, in secondo luogo e non solo in conseguenza di quanto appena descritto, anche per i contraddittori orientamenti aziendali di questo ultimo anno.
Infatti, ad esempio, mentre l’accordo nazionale dello scorso 8 luglio sulla organizzazione
della “manutenzione” di RFI ed il confronto successivamente avviato con la stessa società sulla “circolazione” dimostrano quantomeno una volontà aziendale di affrontare attraverso il confronto sindacale, nazionale e territoriale, i processi di riassetto produttivo, le persistenti incertezze aziendali hanno finora impedito di intavolare un negoziato altrettanto concreto sulla Divisione Cargo di Trenitalia, pur in presenza di pesanti novità negative intervenute nel 2015 (a partire dall’azzeramento dei quasi 120 milioni di euro che fino allo scorso anno lo Stato trasferiva a FS per il cosiddetto “servizio universale di trasporto merci”, consistente nella quasi totalità dei collegamenti da e per il Meridione d’Italia), come pure determinato la mancata corrispondenza, che tuttora si registra, tra alcune importanti e positive decisioni adottate dalla stessa società Trenitalia nel trasporto locale (a partire dai cospicui investimenti in materiale rotabile operati nel corso dell’ultimo triennio e quelli appena decisi per il prossimo futuro) ed un fattivo confronto con la rappresentanza sindacale, nazionale e territoriale, sulle conseguenti ed adeguate necessità riorganizzative, a partire dai versanti produttivo (equipaggi e manutenzione) e commerciale (in particolare, vendita) della Divisione Passeggeri Regionale.
Fattori esterni e fattori interni che, con queste incertezze, hanno anche finora impedito l’avvio concreto della trattativa con Agens per il rinnovo del CCNL delle Attività Ferroviarie, scaduto il 31 dicembre 2014, malgrado alcuni incontri interlocutori svolti tra settembre dello scorso anno e la scorsa primavera, sulla base del documento sindacale di linee guida per il rinnovo inviato dal Sindacato fin da giugno 2014.
Fattori di incertezza che, inoltre, hanno finora altresì impedito che si intavolasse con il Gruppo FS perfino il confronto sul Premio di Risultato relativo agli ani 2013 e 2014, nonostante sia per chiunque evidente il fatto che il lavoro abbia contribuito in modo fattivo e fondamentale ai positivi risultati di bilancio degli esercizi economici di quegli anni e tale contributo stia proseguendo, alla luce della “semestrale” recentemente approvata dal CdA, anche nel corso del 2015.
La Filt-Cgil è fortemente impegnata affinchè il rinnovo di RSU e RLS nel Gruppo FS rappresenti una straordinaria occasione di dibattito tra i lavoratori interessati su questi temi e sulle prospettive dell’Azienda e del lavoro, e, dopo il voto, affinchè gli eletti nelle RSU e i RLS possano esercitare appieno, con competenza, responsabilità ed autonomia, e forti del mandato ricevuto direttamente da lavoratrici e lavoratori, i loro fondamentali ruoli di rappresentanza nei rispettivi ambiti di azione e in sinergia tra di loro.
Le candidature che la Filt-Cgil proporrà nelle proprie liste elettorali saranno finalizzate a questi obiettivi ed individuate coinvolgendo nella discussione, in primo luogo, gli iscritti, ma anche quelle lavoratrici e quei lavoratori che vogliono offrire il loro prezioso contributo costruttivo di proposta e di impegno.
Le candidate e i candidati nelle liste della Filt-Cgil e, tra di essi, coloro che saranno eletti sono pertanto impegnati a dare gambe a questi obiettivi, conoscono il lavoro che si candidano a rappresentare, nella loro attività di rappresentanza opereranno con competenza, serietà e passione, coniugando costantemente, nella loro iniziativa di impostazione e svolgimento dell’azione sindacale , le necessità specifiche e particolari del segmento lavorativo che sono chiamati a rappresentare e una visione solidaristica ed unitaria della complessità del lavoro in azienda e nell’insieme del settore del trasporto ferroviario.
La Filt-Cgil punta a presentare le proprie candidature per tutte le RSU, in tutti i Collegi Elettorali in cui esse si articolano, in tutti i Collegi Elettorali dei RLS.
Punta a realizzare questo notevole sforzo organizzativo mobilitando tutte le proprie strutture sindacali regionali e territoriali, presentando liste elettorali che esprimano l’opportuno equilibrio tra esperienza e ricambio generazionale, schierando quanto di meglio si rende disponibile, soprattutto tra le lavoratrici ed i lavoratori assunti in FS nel corso degli ultimi quindici anni, ad un lavoro di rappresentanza sindacale, di contrattazione collettiva, di tutela individuale, di azione nel campo della sicurezza del lavoro, spesso oscuro, sempre impegnativo, qualche volta scarsamente conosciuto e talora altrettanto scarsamente riconosciuto.
A tutti i componenti le RSU e ai RLS eletti nelle proprie liste, la Filt-Cgil metterà a disposizione sedi, strumenti di comunicazione, e, a partire da coloro di “prima nomina”, occasioni mirate e specifiche di formazione sindacale che si completeranno entro il primo semestre 2016.
La Cgil nei trasporti è la Filt-Cgil. La Filt-Cgil nei luoghi di lavoro dei trasporti sono gli organismi statutari dell’Organizzazione e gli eletti nelle proprie liste in qualità di componenti le RSU e RLS. Quindi, la Cgil nei luoghi di lavoro del Gruppo FS sono anche, con un ruolo di primaria importanza, RSU e RLS eletti nelle liste della Filt-Cgil.
E’ questa, fondamentalmente, la migliore garanzia per le lavoratrici ed i lavoratori chiamati al voto dal 24 al 27 novembre prossimi e la prima delle ragioni per votare le candidate ed i candidati proposti dalla Filt-Cgil: un’occasione, partecipando al voto e, così, scegliendo direttamente i propri rappresentanti, di diventare protagonisti della contrattazione e tutelare al meglio il proprio lavoro, i suoi diritti, la sua dignità, la sua positiva prospettiva futura.