«Alitalia è in uno stato comatoso, si trova in camera di rianimazione». Sono le parole drammatiche pronunciate dal presidente della Compagnia di bandiera Maurizio Prato nel corso di un'audizione al Senato. L'azienda si troverebbe, secondo Prato, nelle condizioni di non poter pagare i debiti e si appresterebbe a dare disdetta di tutti i contratti di lavoro. Alle affermazioni del Presidente di Alitalia, replica il Segretario Generale della Filt Cgil Fabrizio Solari (nella foto) secondo il quale «Va dato atto di avere finalmente squarciato il velo sulle reali condizioni di Alitalia, tuttavia manca ancora un'obiettiva ed onesta riflessione sulle ragioni di un tale disastro. Evidentemente - prosegue Solari - la responsabilità non va ricercata nel destino cinico e baro, e anche l'accanimento sul lavoro è sbagliato, ingeneroso e fuorviante. Per prenderne atto una volta per tutte basta confrontare i numeri relativi con quelli delle altre compagnie aeree in attivo di bilancio. Esistono certamente margini importanti di recupero di produttività del lavoro che, però possono essere colti solo a fronte di un'azienda che ha chiaro quello che intende fare e un management adeguato e motivato per realizzarlo. Tutto ciò è drammaticamente mancato in tutti questi anni, e a nulla sono servite le denuncie e gli appelli del sindacato. Due governi di segno opposto si sono succeduti al capezzale di Alitalia, hanno fatto le loro scelte e le hanno clamorosamente sbagliate. Nonostante questo - prosegue il Segretario Generale della Filt Cgil - il sindacato non può esimersi dal continuare ostinatamente a battersi per il futuro dell'azienda e per la salvaguardia dei lavoratori. Presentare oggi il conto al lavoro sarebbe un ulteriore clamoroso errore ed un evidente scambio di indirizzo. C'era un impegno del Governo e pende una richiesta di incontro da parte delle organizzazioni sindacali. Non c'é più spazio per negare il confronto nell'illusione di sfuggire ad un oggettiva responsabilità sia nella veste di azionista di maggioranza relativa che in quella di titolare delle grandi scelte di politica industriale de Paese. Dobbiamo trovare una soluzione, salvare il salvabile e mantenere aperta una prospettiva. Noi - conclude il leader della Filt Cgil - siamo disponibili a fare la nostra parte».