Nello stesso istante in cui il Consigliere Regionale delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro teneva la conferenza stampa in cui difendeva il progetto di riordino del trasporto locale e lanciava strali contro lo sciopero indetto dalla Cgil per il 15 settembre, si è consumato l'ultimo atto procedurale tra la stessa Cgil e la società Tua in merito alla consultazione sindacale (prevista dall'art. 47 L. 428/90 - art. 2112 cod. civ.) inerente il trasferimento del ramo commerciale a seguito di cessione alla società partecipata Sangritana S.p.a.
Anche la terza e conclusiva riunione dopo quelle tenutesi il 31 agosto e il 7 settembre, ha visto la partecipazione delle strutture regionali, provinciali e territoriali della Filt Cgil nonché della Cgil Abruzzo, presente con la segretaria regionale con delega ai trasporti Rita Innocenzi.
L'azienda anche in questa circostanza si è presentata al gran completo con gli amministratori delle due aziende : Tullio Tonelli (Presidente TUA Spa) e Pasquale Di Nardo (Amministratore Unico Sangritana Spa), assistiti dall'Avv. Franco Di Teodoro oltre che dal Direttore Risorse Umane Giuseppe Finocchietti e dal Direttore Esercizio - Divisione Gomma Antonio Montanaro.
Nel verbale conclusosi negativamente con un mancato accordo, la Filt Cgil ha ribadito la propria netta contrarietà alla procedura di trasferimento di ramo d'azienda a seguito di cessione a Sangritana Spa dei servizi cosiddetti "commerciali". Una contrarietà che prima ancora sulle questioni di merito, verte su eccezioni di carattere formale e sostanziale ribaditi espressamente nel verbale ed inerenti la procedura seguita da TUA Spa e Sangritana Spa: dalle modalità di comunicazione di avvio della procedura, dalla mancanza di atti emanati dalla Regione Abruzzo inerenti l'affidamento in house dei servizi minimi di Trasporto Pubblico Locale e alla formale definizione degli stessi (prerogativa di esclusiva pertinenza della Regione Abruzzo), dalla mancata formalizzazione del Cda di Tua (antecedente la comunicazione formale ai sindacati avvenuta in data 22/8) della decisione di trasferire un ramo d'azienda; dalla mancata autonomia funzionale del ramo ceduto stante le norme e gli approfondimenti giurisprudenziali in base alle quali il complesso trasferito debba consistere in una struttura aziendale autonoma dal punto di vista funzionale e preesistente alla cessione (la divisione commerciale è stata formalmente costituita da Tua con ordine di servizio del 1° settembre 2017).
Aldilà delle questioni di carattere formale e sostanziale per le quali la Filt Cgil si è riservata comunque ogni azione anche legata ad elementi che dovessero successivamente emergere in ordine alla procedura, il sindacato ha chiesto di poter approfondire gli effetti e le ricadute di questa operazione sulle due aziende, attraverso la verifica di un PEF (piano economico finanziario) decennale della società cedente Tua e di quella cessionaria Sangritana Spa. Dall'analisi dei contenuti previsionali del piano economico finanziario decennale - quest'ultimo reso disponibile e consultabile limitatamente alla sola TUA Spa - è emerso che i dati ivi riportati sono meramente ipotizzati, privi di riscontro oggettivo da parte della Regione Abruzzo e di provvedimenti correlati da parte della Giunta e/o del Consiglio Regionale, nè dotati della copertura di Bilancio della Regione Abruzzo.
A mero titolo esemplificativo la Filt Cgil ha posto l'attenzione sul valore della produzione e, nello specifico sui ricavi da traffico ipotizzati nel prossimo decennio da TUA (fattore sul quale, come è noto, si concentrano gli obiettivi stabiliti dal governo nazionale e che faranno scattare le eventuali pesanti penalizzazioni in termini di risorse alle regioni inadempienti)
Ebbene il valore della produzione ipotizzato a partire dal 2018, è di circa 137 mln€ ovvero 21 mln€ in meno rispetto ai 116 mln€ indicati nell'ultimo bilancio consuntivo 2016. E di questi 21 mln€ ben 9 mln€ saranno imputabili ai minori introiti che scaturiranno dalla mancata vendita dei titoli di viaggio su tutte le linee a lunga percorrenza (commerciali e non) che transiteranno a Sangritana Spa.
Ancora più interessante è ipotizzare uno scenario di costante progressione nel tempo dell'utile di esercizio della società TUA pur sapendo che a partire dal 2017 in virtù del mancato riconoscimento da parte della regione dei contributi attribuibili al CCNL, mancheranno all'appello circa 10 mln€ di finanziamenti, per non parlare delle già citate penalizzazioni di risorse che il Governo nazionale potrebbe assegnare all'Abruzzo, nonché dei mancati introiti sulle tratte locali altamente redditizie sulle quali stanno confluendo anche i vettori privati.
In definita la crescita tendenziale dei ricavi da traffico e degli utili di esercizio ipotizzati nel piano economico finanziario decennale, in assenza di concretezza di interventi che dovrebbero garantire tale incrementi e a fronte invece di elementi certi di minore introito che deriveranno dal trasferimento di tutti i servizi a lunga percorrenza alla Società Sangritana Spa, ci inducono ad avere molti dubbi su quanto è stato rappresentato.
Ancora più inverosimile e, a nostro avviso, del tutto inattendibile (soprattutto per la certezza e per l'eventuale tempistica del progetto), è l'ipotesi di recuperare i 9 mln€ relativi alle mancate entrate attribuibili ai titoli di viaggio non più venduti da Tua sulle tratte a lunga percorrenza, attraverso due progetti:
- l'ampliamento dell'area del Biglietto Unico nello stesso bacino metropolitano (nord fino a Pineto e sud fino ad Ortona);
- utilizzo della strada parco per il passaggio immediato degli autobus (progetto per il quale il Presidente Tonelli ha assicurato il via libera da parte della Regione e del Comune di Pescara)
La Filt Cgil infine, ha ribadito che il quadro relativo alle prospettive dei dipendenti non sia affatto esaustivo e pur non facendo alcun espresso riferimento a possibili licenziamenti, ha tuttavia riscontrato che le informazioni sul turn-over unite a quanto dichiarato sulle future nuove assunzioni che verranno effettuate in Sangritana Spa compongono un quadro di incongruenze e di possibili esuberi nella società TUA.