Il consiglio dei ministri (nella foto il sottesegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta) dopo circa 11 ore di discussione, ha approvato all'unanimità la manovra finanziaria per l'anno 2008. Una manovra articolata su più provvedimenti e dalla quale è stato escluso il protocollo sul welfare che invece verrà approvato dal Governo nella seduta del 12 ottobre, nel rispetto del referendum promosso da Cgil, Cisl e Uil su Previdenza, Lavoro e Competitività e che si terrà nei giorni 8,9 e 10 ottobre.
La legge finanziaria sarà di circa circa 11 miliardi. Queste le principali misure previste: due miliardi agli incapienti (con un bonus di circa 150 euro nel 2007 per ciascun componente del nucleo di una famiglia di incapienti), circa 550 milioni per gli interventi sulla casa, quasi 3 miliardi per investimenti, quasi un miliardo per il pagamento degli oneri internazionali pregressi, mezzo miliardo per i contratti pubblici, un altro mezzo miliardo per altre misure non meglio specificate.
Per il Segretario della Cgil Guglielmo Epifani «Nelle condizioni date quella approvata è l'unica Finanziaria che possa ottenere il sostegno di tutta la maggioranza. Ci sono due aspetti positivi. C'è uno sforzo per rilanciare gli investimenti infrastrutturali: nelle ferrovie, nelle metropolitane, nel trasporto pubblico. Si tratta di un intervento importante nel momento in cui la congiuntura mostra segni di rallentamento. E nella chiave dello sviluppo va collocata anche l'operazione di riorganizzazione della tassazione sulle imprese che interessa le grandi, con l'Irap e l'Ires, ma anche i più piccoli con la semplificazione dei pagamenti. L'altro aspetto positivo riguarda le misure di carattere sociale: dai due miliardi destinati agli incapienti, a un piano - finalmente! - per la costruzione di alloggi popolari».