Data: 20/11/2017
Settore:
Filt Cgil Pescara
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NELL’AREA METROPOLITANA: SULLA STRADA PARCO PRENDE CORPO L'IPOTESI DEI "BUSSETTI TURISTICI" - Patrizio Gobeo (Filt Cgil): «Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile rischia di saltare prima ancora di vedere la luce». La Regione Abruzzo rischia di dover restituire quanto ottenuto e soprattutto già speso - Rassegna stampa

Ancora un colpo di teatro sul futuro della mobilità sostenibile nell'area metropolitana. La decisione maturata nei giorni scorsi, presso gli uffici della Società Regionale di trasporto, alla presenza dei vertici aziendali di TUA Spa e del Governatore della Regione Abruzzo, nel tentativo di non scontentare nessuna delle parti che, su fronti opposti ormai da anni, rivendicano le proprie ragioni sulla destinazione del corridoio verde (più noto come Strada Parco), rischia di produrre, a nostro avviso, effetti deleteri non solo sui progetti e sulle ambizioni dell'amministrazione comunale di Pescara, ma sull'intero sistema trasportistico abruzzese.
Sulla decisione e sul metodo adottato spicca per incominciare l’assenza importante del Comune di Montesilvano, se è vero, come ci riferiscono le cronache, che l'Amministrazione Comunale di Pescara, è risultata invece rappresentata da Guido Dezio presente nella duplice veste di vice direttore generale del Comune oltre che di componente del CdA di Tua Spa. Tuttavia, aldilà delle questioni di metodo, sono invece gli aspetti di merito che più ci destano perplessità e preoccupazioni. Intanto mettere la parola FINE sul progetto filoviario (e lo sapranno bene i tecnici e i dirigenti della Regione Abruzzo e lo stesso Presidente di Tua Tonelli), significherà dover giustificare prima o poi gli oltre 15 milioni di euro già spesi, quasi tutti all'origine del finanziamento ottenuto dal governo nazionale corrispondente a circa il 40% di quanto complessivamente ipotizzato come contributo nella realizzazione dell’opera. Essendo, come è noto, il finanziamento legato alla realizzazione di un trasporto pubblico rapido di massa, temiamo fortemente che “i bussetti elettrici” annunciati, possano costituire per il Ministero competente, un’alternativa condivisibile e credibile al fine del riconoscimento definitivo del progetto, in assenza del quale, lo rammentiamo, la Regione Abruzzo rischia di dover restituire quanto ottenuto e soprattutto già speso. Così come auspichiamo che i promotori di questa decisione abbiano valutato ampiamente anche il rischio delle cosiddette “riserve” che l’appaltatore si appresterà a rivendicare e che dovrebbero ammontare complessivamente a circa 8 milioni di euro ai quali con ogni probabilità si dovranno aggiungere gli interessi maturati per il tardato pagamento rispetto allo Stato Avanzamento Lavori (SAL).
E sempre per restare nel merito, veniamo a questi rivoluzionari “bussetti turistici” che dovrebbero rappresentare la svolta in grado davvero di convincere una mole importante di utenti a lasciare il mezzo privato per un più competitivo mezzo pubblico. Stiamo parlando di sette bus elettrici da 12 metri che nella migliore delle ipotesi non potranno garantire più di 270/280 km giornalieri, il che significherà non poterli utilizzare per l’intera giornata in assenza di ricarica e quindi per tratti di strada limitati e possibilmente privi di percorsi in salita. La città e i cittadini di Pescara non avranno sicuramente dimenticato l’amara avventura risalente a qualche tempo fa quando analogamente furono acquistati mezzi elettrici per poi constatarne l’inefficienza ed abbandonarli desolatamente in alcuni parcheggi.
In definitiva, l’unico aspetto che ci sentiamo di condividere rispetto alla decisione assunta dalla regione e dalla società Tua, è che finalmente ci si sia resi conto che Pescara abbia assolutamente bisogno di una sede protetta e dedicata per favorire ed incentivare il trasporto collettivo e che il corridoio verde rappresenti il percorso più adatto per il raggiungimento di tale prioritario obiettivo. Da qui restiamo tuttavia perplessi sull’ipotesi che 7 bus elettrici possano soddisfare le ambizioni e i progetti indicati nel piano urbano della mobilità sostenibile della città di Pescara.

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