Data: 05/01/2018
Settore:
Autostrade
RINCARI IN AUTOSTRADA: MONTA LA PROTESTA. INTERVIENE ANCHE LA CGIL NAZIONALE: FERMATE GLI AUMENTI SU A24 E A25 - «In Abruzzo esiste anche una sostanziale mancanza di infrastrutture alternative in grado di assicurare gli spostamenti da e verso la Capitale e costringe migliaia di pendolari, studenti e lavoratori ad utilizzare pressoché esclusivamente la Strada dei Parchi pagando ogni giorno pedaggi assurdamente alti» - Ripensare il modello di gestione (il messaggero) - Aumenti del 227% in 15 anni - - Servizio trasmesso da Rete8 - Servizio trasmesso da Tvsei

Puntuale, come ogni anno, arriva l’ aumento dei pedaggi autostradali, aumento che per l’autostrada dei parchi risulta, come al solito, particolarmente pesante in virtù del fatto che è una autostrada di montagna e come tale bisognosa, almeno teoricamente, di importanti interventi manutentivi
Dal 1 gennaio 2018 i pedaggi dell’ autostrada dei parchi aumentano del 12,89 per cento;
L’aumento è di 5 volte superiore alla media nazionale di aumento delle tariffe (pari al 2,74 per cento), e interviene su pedaggi già molto alti, con costi abnormi anche per tratte di pochi chilometri.
La sostanziale mancanza di infrastrutture alternative in grado di assicurare gli spostamenti da e verso la capitale in tempi accettabili, costringe migliaia di pendolari, studenti e lavoratori, per lavoro e studio, ad utilizzare pressochè esclusivamente l’autostrada pagando ogni giorno pedaggi assurdamente alti.
Con questo ulteriore rincaro si colpisce duramente la possibilità di sviluppo legata alla mobilità tra diverse aree del Paese, tra le aree del Tirreno e quelle che si affacciano sull’Adriatico e sui Balcani.
Si assesta un colpo durissimo a tutta l’economia di un vastissimo territorio che ha una vitale necessità di infrastrutture e trasporti accessibili ed efficienti per poter sviluppare le potenzialità produttive.
Si induce un ulteriore motivo di abbandono del territorio, con il conseguente grave effetto di spopolamento delle aree interne, quelle appenniniche, già duramente provate dai terremoti del 2009 e del 2016, proprio mentre sono in atto iniziative ed impegni del Governo, delle Regioni, degli Enti Locali e delle parti sociali, per la ricostruzione delle comunità locali, e per creare favorevoli condizioni di sviluppo.
La CGIL nazionale, la CGIL di Roma e Lazio e la CGIL dell’Abruzzo ritengono questo aumento del pedaggio dell’autostrada dei parchi inaccettabile e dannoso per il territorio, e ritengono, altresì, necessaria una seria riflessione sul modello di gestione di questa essenziale infrastruttura autostradale e si riservano in tal senso di assumere tutte le opportune iniziative.
La CGIL Nazionale, congiuntamente alla CGIL di Roma e Lazio e dell’Abruzzo, chiede al Governo, al Presidente del Consiglio On Paolo Gentiloni e al Ministro dei Trasporti, On Graziano Del Rio, di fermare gli aumenti dell’Autostrada dei Parchi A24 e A25, e ai Presidenti della Regione Lazio, On Nicola Zingaretti, e della Regione Abruzzo, On Luciano D’Alfonso, di assumere una forte iniziativa in tal senso.

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