Ecco il testo dell'intervento sui trasporti affidato ad Andrea Tucceri (Rappresentante Filt Cgil Rsa Tua Avezzano)
Provo, in questi pochi minuti a disposizione, a rappresentarvi quanto viviamo nel trasporto pubblico locale – settore in cui lavoro da diversi anni – ma, per scelta, voglio aprire questo mio breve intervento non parlando di me e di quanto vivo insieme ai miei compagni di lavoro, ma delle condizioni che, nel comparto che fa riferimento ai Trasporti, attraversano gli ULTIMI, I PIÙ DEBOLI, quei lavoratori e quelle lavoratrici della logistica, tutte quelle persone 'in carne ed ossa' che, quotidianamente, sentono il peso maggiore dei cambiamenti ingovernati legati alla cosiddetta innovazione, quella innovazione che mette il braccialetto elettronico di Amazon ai suoi dipendenti.
E, tra gli ultimi, ci sono CERTAMENTE anche i lavoratori addetti ai servizi di Scuolabus che operano in tutta la regione: impegnati in un mondo che è una giungla priva del rispetto delle regole.
È a loro, a questi lavoratori, a chi fa un lavoro che li costringe ad essere invisibili, ai dipendenti da una App o a coloro che sono frammentati nei diversi rivoli, è a costoro che noi dobbiamo rivolgere il nostro pensiero e, credo, che mai come in questo momento,
dinanzi a chi ci vuole divisi tra di noi, dinanzi a chi ci vuole corporativi ed individualisti,
mai come ora vi è bisogno di mettere in campo energie e azioni con l'obiettivo di riunificare il mondo del lavoro, di dare spazi di contrattazione e dignità a tutti.
E mai come ora c'è bisogno di tenere insieme tutto per costruire un nuovo modello di consumo ed un sistema che dia effettiva garanzia di servizi pubblici per tutti i cittadini, il tutto nella consapevolezza che la presenza di Istruzione, Sanità, Trasporti rende un luogo vivibile: è il livello di questi servizi che stabilisce il destino dei luoghi e dei NOSTRI LUOGHI, DELLE TANTE ZONE INTERNE DELLA NOSTRA REGIONE; è con la presenza di un presidio di servizi pubblici che si combatte lo spopolamento.
E, se i nostri luoghi devono essere vivibili e divenire sempre più attrattivi anche i recenti rincari dei pedaggi autostradali rappresentano un enorme ostacolo ad una prospettiva positiva. Ed è un film già visto che si ripete ogni anno, i cui effetti continueranno ad abbattersi sugli abruzzesi fino a quando non si interverrà alla fonte del problema. Bisogna ripensare al modello di gestione dell'infrastruttura autostradale.
Restiamo convinti che un servizio pubblico, peraltro ampiamente ripagato nel tempo con la fiscalità generale, non possa e non debba essere gestito da un'impresa privata. E se questo nostro orientamento non sarà di facile ed immediata esecutività, è alquanto evidente che, nell'immediato, bisogna adottare una revisione dei termini della concessione.
Io, quotidianamente vivo lo stato di salute del trasporto pubblico locale. È proprio pensando alle prospettive di questi servizi che anni fa, responsabilmente, le categorie regionali dei trasporti - unitariamente - iniziarono un percorso molto impegnativo teso alla costituzione della più grande Azienda di trasporto pubblico, non solo abruzzese, nata dalla fusione delle tre società di proprietà della Regione ARPA-GTM-SANGRITANA. Un percorso che deve ancora prevedere l'ingresso di AMA.
Ora, a tre anni da quella costituzione, ancora troppe sono le problematiche che investono il settore. Molto è stato chiesto a noi Lavoratori:
abbiamo fatto sacrifici salariali, abbiamo accettato un nuovo contratto di secondo livello - rivisto al ribasso - abbiamo aumentato i livelli di produttività.
Ancora oggi subiamo ulteriori sacrifici economici.
Scontiamo ancora oggi una carenza strutturale di autobus – mezzi con il tasso di anzianità media più alto di tutta Italia e che supera i 13 anni – e ciò con evidenti pessime ricadute in termini di efficienza e qualità del servizio offerto agli utenti:
una situazione che ha raggiunto ed oltrepassato i normali livelli di sopportazione anche a causa della carenza di personale nel settore delle manutenzioni.
È evidente, ormai, lo scempio gestionale da parte della Società TUA E, DA QUI, DA QUESTO PALCO, voglio ribadire il nostro totale dissenso rispetto all'erogazione unilaterale di riconoscimenti economici concessi ad alcuni Quadri della Società TUA, riconoscimenti che sono stati adottati unilateralmente, senza alcuna trasparenza e confronto sindacale come invece vietano le norme del Contratto aziendale.
Ed è grave che, in un periodo in cui in altre Società partecipate si subiscono procedure di licenziamento collettivo e si praticano drastiche riduzioni di salario, all'interno di TUA - anziché preoccuparsi di come fornire tempestivamente pezzi di ricambio ai mezzi decadenti, lasciandoli fermi anche per mesi - si proceda, invece, con i riconoscimenti economici alle figure apicali.
NOI NON STAREMO IN SILENZIO E FAREMO DELL'ETICA LA NOSTRA BATTAGLIA!
Mesi fa, l'8 maggio 2017, le Segreterie regionali di categoria firmarono un verbale di accordo con la Regione Abruzzo e, grazie a quell'accordo, venne revocata una procedura di sciopero. Quell'accordo, nello specifico, prevedeva impegni nel settore del trasporto pubblico locale, ben specificati dal punto vista temporale, e più precisamente attinenti cinque tematiche:
RISORSE DEL FONDO UNICO REGIONALE DEL TPL;
INVESTIMENTI IN MATERIALE ROTABILE;
RIPRISTINO ACCORDO INTEGRATIVO DECENTRATO 28 MAGGIO 2004;
REALIZZAZIONE BIGLIETTO UNICO E SISTEMA TARIFFARIO INTERMODALE;
DEFINIZIONE DEL PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI TRASPORTI.
Quell'accordo non è stato rispettato ed in tal modo si sono calpestati i diritti degli utenti e dei lavoratori:
DI CERTO NON RESTEREMO FERMI.
E continueremo ad essere vigili anche sulla delicatissima vicenda di SISTEMA, la controllata di TUA, una Società lasciata per troppo tempo in una condizione fuori controllo sotto il profilo dei conti e che è approdata nello stato di Liquidazione.
SI TRATTA DEL DESTINO DEI SERVIZI E, CON ESSI, DEL DESTINO DI 46 LAVORATORI: VI SONO LE CONDIZIONI PER TROVARE UNA SOLUZIONE E VANNO PRATICATE.
Anche CERELLA vive una condizione particolare, chiusa in un limbo tra pubblico e privato, ed oggi - essendo solo una partecipata di TUA - non potrà prendere parte alle gare, né essere annessa in TUA vista la partecipazione di capitale privato.
E, nelle enormi difficoltà che CERELLA sta attraversando e che i delegati continuano a denunciare, il paradosso è che l'azienda anziché porre attenzione alla risoluzione delle problematiche pensa bene di intraprendere azioni legali contro quei lavoratori che denunciano da mesi questi situazione.
IN CONCLUSIONE, NOI CI SIAMO E LOTTEREMO A GARANZIA DI MIGLIORI E MAGGIORI SERVIZI PER I CITTADINI E A GARANZIA DEI DIRITTI DI TUTTI QUEI LAVORATORI CHE RENDONO POSSIBILI E FRUIBILI QUEI SERVIZI.