Data: 11/02/2018
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
LA REPLICA DELLA CGIL ALLE DICHIARAZIONI FORMULATE DAL CONSIGLIERE CAMILLO D’ALESSANDRO - «Non ci interessano né ci toccano le considerazioni e le beghe politiche sollevate dal Consigliere D’Alessandro ed a lui volentieri le lasciamo. Vorremmo invece occuparci unicamente delle importanti problematiche che attengono il settore dei trasporti verso le quali lo stesso rappresentante delle Istituzioni Regionali, è apparso nelle risposte assai poco convincente se non addirittura evasivo» - Rassegna stampa

In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D’Alessandro, la Cgil Abruzzo e la Filt Cgil Abruzzo precisano quanto segue: Non ci interessano né ci toccano le considerazioni e le beghe politiche sollevate dal Consigliere D’Alessandro ed a lui volentieri le lasciamo. Vorremmo invece occuparci unicamente delle importanti problematiche che attengono il settore dei trasporti verso le quali lo stesso rappresentante delle Istituzioni Regionali, è apparso nelle risposte assai poco convincente se non addirittura evasivo.


Proviamo pertanto a ricordare e a ricapitolare in queste 10 semplici domande (e solo a titolo esemplificativo) quanto abbiamo espresso nei comunicati e nella conferenza stampa:


1. E’ vero o non è vero che la Regione, sin dal 2015 ha apportato cospicui tagli al proprio fondo regionale dei trasporti e che gli stessi, sommati alle minori risorse attribuite in quota parte all’Abruzzo dal Fondo Nazionale dei trasporti, hanno determinato nel quadriennio 2015/2018 una riduzione complessiva di euro 44.405.172 prendendo a riferimento lo stanziamento del 2014?


2. È vero o non è vero che proprio in relazione a questa carenza di risorse, la Regione Abruzzo sottoscrisse lo scorso 8 maggio 2017, un accordo con i sindacati con il quale si era impegnata ad aumentare di 3/5 milioni di euro la dotazione del fondo regionale del 2018 rispetto a quella prevista nell’anno precedente e che a seguito di questo accordo gli stessi sindacati revocarono uno sciopero regionale?


3. È vero o non è vero che la Regione Abruzzo, pur sollecitata in più circostanze, non è mai riuscita a far modificare quella norma nazionale profondamente iniqua che attribuisce le risorse dei trasporti alle regioni in funzione del conseguimento di obiettivi di efficientemento praticamente irraggiungibili per l’Abruzzo in quanto sprovvisto di adeguate infrastrutture in grado di favorire il trasporto rapido di massa?


4. È vero o non è vero che proprio in funzione di questi criteri, l’Abruzzo aveva subito un taglio di risorse nel 2016 di 8 mln di euro e che, in via del tutto eccezionale e, solo in relazione ai drammatici eventi sismici ed atmosferici verificatisi nel 2016/2017 nel centro Italia, dette penalizzazioni non ci sono state applicate?


5. È vero o non è vero che sin dal 1997 l’Abruzzo non si è ancora dotato di una norma sui servizi minimi e che in relazione a questo vuoto normativo, si sono prodotte in questi anni sentenze della magistratura che hanno determinato di fatto la liberalizzazione selvaggia del settore soprattutto per le linee a lunga percorrenza ed extra regionali?


6. È vero o non è vero che la delibera di Giunta prodotta solo a fine anno 2017 sui servizi minimi, necessiterà comunque di una discussione e di una definitiva approvazione in Consiglio Regionale per arrivare alla definizione di una legge sui servizi minimi e di un piano triennale dei servizi?


7. È vero o non è vero che la Cgil ha sempre chiesto con insistenza per la società Tua, assunzioni di personale viaggiante attingendo dalla graduatoria vigente e che vi sono numerosi verbali e accordi (dei quali è a conoscenza la stessa Regione) sottoscritti da tutti i sindacati, in base ai quali il bando di concorso per l’officina sarebbe dovuto uscire entro il 30 giugno 2016 anziché a pochi giorni di distanza dalle elezioni?


8. È vero o non è vero che all’epoca delle tre aziende e quindi prima della nascita di Tua, prestavano servizio 12 dirigenti molti dei quali con funzioni e mansioni chiaramente similari e sovrapponibili e che quasi tutti sono stati confermati in Tua (compresi quelli di nomina politica)? Ed è vero che dalla fusione sono scaturiti circa 240 amministrativi ?


9. È vero o non è vero che qualche giorno fa sempre nella stessa società regionale sono stati attribuiti assegni ad personam a figure apicali senza che la decisione fosse stata assunta dal Cda di Tua né avallata dalla Regione e che solo grazie alla denuncia della Cgil, tali elargizioni sono state sospese?


10. È vero o non è vero che il partito al quale appartiene lo stesso Consigliere D’Alessandro aveva promosso nella scorsa legislatura una risoluzione approvata all’unanimità con la quale si dava il via libera alla realizzazione del biglietto unico regionale a partire dal 2015? Ed è vero, sempre in termini di tariffe, che la Regione si era impegnata a garantire anche per l’anno 2018 l’esenzione tariffaria agli studenti appartenenti a famiglie meno abbienti, così come avvenuto nel 2017?


Ritenendo infine di dover condividere il suggerimento del consigliere D’Alessandro, comunichiamo inoltre che procederemo senza indugi a chiedere in tema di trasporti, la stessa audizione che abbiamo già indirizzato alla Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale (la cui riunione è andata deserta per mancanza del numero legale) alla “più pertinente e competente” Commissione Trasporti, confidando che il presidente di quest’ultima possa accogliere quanto prima questa nostra richiesta, in modo da poter affrontare nel merito con la politica regionale, le tematiche che stiamo sollevando.


IL SEGRETARIO DELLA FILT CGIL ABRUZZO RISPONDE AL CONSIGLIERE REGIONALE
«LA MIA RISPOSTA A CAMILLO D’ALESSANDRO E ALLE SUE FRUSTRAZIONI POLITICHE»


Camillo D’Alessandro se ne faccia una ragione: per quanto possa interessare a qualcuno, posso assicurare che non ho tessere di partito, non ne ho mai avute e mai le avrò, almeno fino a quando continuerò ad occuparmi di sindacato. E questa mia scelta nasce proprio dall’esigenza di poter affermare liberamente e senza vincoli e condizionamenti il proprio pensiero, a differenza di coloro che, ricoprendo il mio stesso ruolo, sono sempre pronti a schierarsi dalla parte di chi comanda. Non a caso sono proprio quelle persone con le quali presumibilmente il consigliere d’alessandro si trova in perfetta sintonia. Sicuramente questi miei colleghi ne hanno e, ne hanno avute tante di tessere (di partito) , di tutti i tipi e per tutte le occasioni…


Purtroppo il consigliere D’Alessandro non puo’ imputare al sottoscritto le proprie frustrazioni derivanti da un partito a cui il futuro onorevole appartiene che e’ oggettivamente un po’ in difficoltà nei consensi sia a livello nazionale che a livello regionale. E se in abruzzo il PD arranca, immagino che vi siano delle buone ragioni. Così come è presumibile che tra i delusi vi siano tanti lavoratori che appartengono al settore dei trasporti. Anche qui se ne faccia una ragione consigliere, altro che comizio elettorale e filo rosso D’Alessandro evidentemente non ha argomenti ed è il motivo per cui a fronte di fatti inoppugnabili come ad esempio il bando di concorso uscito a tre settimane dalle elezioni e con un anno e mezzo di ritardo rispetto alle intese e agli accordi sottoscritti, preferisce evitare di entrare nel merito delle questioni e lanciare accuse prive di ogni fondamento nei confronti di un sindacato e del proprio segretario regionale che ha formulato le stesse identiche denunce e le stesse identiche critiche anche quando cinque anni fa il futuro deputato della repubblica italiana, era un semplice consigliere di opposizione in consiglio regionale, ma guarda caso, le denunce di quel periodo di Rolandi e della Cgil erano assolutamente ben accette e condivise.

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