Un dipendente dell'Arpa di Giulianova, nonchè delegato sindacale, è stato oggetto di un vergognoso gesto intimidatorio da parte al momento di ignoti che evidentemente non hanno gradito la libera volontà del lavoratore di voler prestare regolarmente servizio durante una giornata di sciopero proclamata da un sindacato autonomo. La mancata adesione allo sciopero è costata cara al lavoratore che si è visto massacrare letteralmente la propria autovettura. Immediata la reazione delle Organizzazioni Sindacali che sono intervenute direttamente attraverso le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl i cui rispettivi Segretari Generali hanno definito quanto accaduto un atto vergognoso che evidenzia la vigliaccheria di colui o di coloro che si sono resi protagonisti di un gesto inqualificabile. «Un comportamento - proseguono nella nota i segretari generali - in linea con analoghi e recenti episodi deplorevoli quali la diffusione di lettere e volantini anonimi dei quali si conosce perfettamente la matrice e con i quali vengono diffamati azienda, organizzazioni sindacali e lavoratori». Ma i sindacati rilanciano e avvertano quanti con la violenza vorrebbero imporre la propria linea «Sia chiaro a tutti - affermano Scaccialepre, Di Naccio, Di Credico e Dell’Ova - che il sindacato confederale, di fronte a questi atti di assoluta gravità, non si lascia assolutamente intimorire, anzi, si rafforza e si ricompatta a cominciare dall’esprimere, da subito, la totale solidarietà morale e materiale al lavoratore coinvolto da questa aggressione. La storia insegna - continuano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl - che abbiamo avuto la forza e la capacità di resistere a fatti ben più gravi, quali gli attacchi patronali, gli atti di terrorismo, la nascita dei sindacati di comodo. Noi continueremo a fare gli interessi dei lavoratori: rinnovare i contratti nazionali, continuare con la regione la discussione sulla riforma, a fare accordi aziendali. Agli altri, - concludono i Segretari Generali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl - quelli che rinnovano i contratti nazionali sistematicamente “per adesione” con il solo scopo di usufruire dei permessi sindacali, a quelli che non vengono convocati ai tavoli regionali, a quelli che da tempo assistono alla firma degli accordi aziendali, lasciamo la lotta per fazioni, la semina di odio tra i lavoratori».