La mancanza di risorse strutturali e la ricerca di soluzioni ai gravi problemi aperti nel settore dei trasporti hanno costituito le motivazioni dello sciopero generale di venerdì scorso. Uno sciopero di questa portata con il coinvolgimento di tutti i settori attinenti la mobilità non si vedeva da circa 25 anni ed il risultato è stato straordinario. «Le adesioni - riferisce una nota della Filt Cgil - sono state altissime, in tutti i settori e in tutte le città d'Italia con punte del 100%». Da Palazzo Chigi arrivano i primi segnali di apertura. Secondo fonti vicino al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi vi è «piena disponibilità a riprendere il dialogo. E' inevitabile che ci sia un nuovo appuntamento con i sindacati a breve termine». Percorso obbligato secondo la Filt Cgil che ricorda come la protesta sia stata indetta per una vera politica dei trasporti, contro i tagli delle risorse destinate al settore, per il superamento delle crisi aziendali, per le regole, i contratti, le clausole sociali e la tutela del reddito, senza dimenticare la grave crisi che stanno attraversando aziende come Alitalia, Ferrovie e Tirrenia.
Maurizio Rossi della Segreteria della Filt Cgil, non risparmia critiche all'attuale Governo e a quelli che lo hanno preceduto «L'intero settore dei trasporti - sostiene Rossi - soffre di una mancata programmazione e questo sta facendo soffrire le imprese e i lavoratori. Da parte nostra c'è stata tutta la determinatezza di trovare un momento di confronto con il Governo, ma ci è stato negato. La conseguenza è che i trasporti sono marginali e la qualità del servizio offerto all'utenza assolutamente scadente»
Anche in Abruzzo si sono registrate adesioni di rilievo allo sciopero dei trasporti. «Certo i disagi sono stati innumerevoli, - ha commentato Franco Rolandi della Filt Cgil Abruzzo - ma per noi si è trattato di un bilancio positivo. Quello che conta è che è sia stata avvertita la risonanza dello sciopero. Non è stata la solita protesta per un rinnovo contrattuale, ma l'adesione al 90 per cento degli addetti al servizio trasporti, è il segnale che il problema esiste e che è stato percepito».