Con questa nostra missiva, riteniamo doveroso consegnare a tutti voi, nell'interesse dei lavoratori del Gruppo Alitalia ed a tutela di un settore strategico per il Paese quale il Trasporto Aereo, le considerazioni frutto di riflessioni, analisi e relazioni non di esclusiva emanazione sindacale: stato di salute di Alitalia dal bilancio 2005 che verrà presentato per l'approvazione definitiva all'assemblea degli azionisti convocata per il 31 marzo 2006, si rileva un disavanzo pari a ? 167 milioni con un netto miglioramento (contabile) rispetto all'esercizio 2004, definito l'anno orribile o meglio l'anno di nessuno, si sono avvicendati tre Amministratori delegati con forti tensioni sindacali, aggravato da oneri straordinari per ? 310 milioni, di contro in favore del bilancio 2005 sono riportate partite straordinarie pari a 135 milioni. Questi pochi ma significativi numeri evidenziano che lo "stato di salute" permane grave e che la "cura" adottata, in totale assenza di tensioni sociali interne nell'anno 2005, non ha prodotto una significativa regressione della "malattia"; il dato oggettivo che misura la temperatura del malato si attesta intorno ai 400 milioni di euro annui, di profondo rosso. Il 2006 Prosegue con analogo andamento, non vi è discontinuità né tantomeno inversione di rotta, anche il richiamo ai mancati proventi, per le agitazioni sindacali di metà gennaio, dove, per dichiarazione aziendale è stato cancellato il 25% dei voli previsti, appaiono straordinariamente esagerate - 80 milioni in proporzione ad un fatturato annuo di circa 4.000 milioni, in relazione a ciò la matematica indica minori entrate per 15 milioni arrotondabili a 20 per i cosiddetti effetti indotti. Il Fattore Lavoro ha contribuito in maniera straordinaria rispettando totalmente gli impegni sottoscritti a Palazzo Chigi mentre quelli assunti dall'Alitalia davanti al Governo risultano disattesi a ciò si aggiungono le continue violazioni agli Accordi in essere; a titolo esemplificativo a carico dei lavoratori sono stati realizzati: -blocco dei contratti di lavoro -aumento della produttività -riduzione degli organici -cassa integrazione -contratti di solidarietà che nella sostanza hanno ridotto le retribuzioni dei lavoratori Alitalia, di contro per l'anno 2005 il Presidente/Amministratore Delegato ha visto aumentare complessivamente il proprio compenso di oltre il 20% sfiorando al lordo 2,8 milioni di euro. NO COMMENT. Gli elementi significativi evidenziati in questa lettera sono riscontrabili nel bilancio e correttamente individuati nella Relazione della Società di revisione Deloitte a cui rimanda anche la relazione del Collegio sindacale; gli stessi organi di stampa specializzati hanno messo in risalto in più occasioni quanto il sindacato ormai da tempo va denunciando ma primari quotidiani nazionali riconducevano il tutto, forse sotto un'abile regia, ad una battaglia di retroguardia a difesa del pacchetto delle tessere sindacali. Il tempo è galantuomo, anche se non risolve i problemi, per ammissione stessa della stampa è stata riportata sul Corriere della Sera del 18 marzo la seguente dichiarazione "la relazione della Società di revisione Deloitte sul bilancio 2005 ha dato ragione al sindacato?." E' la drammaticità della situazione che si tenta di imbellettare, che ci induce a richiamare la vostra attenzione non per tacitare la nostra coscienza presentandoci con un "noi l'avevamo detto". E' per questo che non smetteremo di gridare e nessuno si stupisca di quanto andremo a dire o a fare chiamando ognuno alle proprie responsabilità non escludendo anche il ricorso ad iniziative legali ravvisandone gli estremi in danno dei lavoratori, dei piccoli azionisti e del Paese. In questo quadro la relazione a firma delle scriventi Organizzazioni/Associazioni consegnata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, mantiene per intero la sua validità, pertanto se ne ripropone il riesame nelle sedi istituzionali ed aziendali, a partire dal prossimo incontro al Ministero delle Attività Produttive fissato per il giorno 30 marzo, ove inoltre si procederà alla verifica degli impegni assunti dal vertice aziendale e non ancora rispettati, a titolo esemplificativo : i rinnovi dei contratti di lavoro, la vertenza Alicos, il progetto industriale alla luce anche dell'acquisizione di VOLARE GROUP. Occorre far presto, ogni giorno che passa riduce le possibilità di rilancio dell'Azienda in quanto il denaro incassato con la ricapitalizzazione viene giornalmente e sistematicamente eroso. |