Data: 09/04/2008
Settore:
Politica interna
VERSO IL VOTO, ELECTION DAY IN ABRUZZO - Si vota per il nuovo Parlamento e per i sindaci di molte città. Voto amministrativo a PESCARA (la lista dei candidati) Francavilla e Sulmona - La scheda elettorale e i rischi di errori

Ci siamo. Domenica e lunedì si terranno le elezioni politiche anticipate a seguito della caduta del Governo Prodi e del conseguente scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si voterà dunque per il rinnovo del Parlamento italiano con lo stesso sistema elettorale ideato dal leghista Calderoli ed approvato nel dicembre 2005 dalla sola maggioranza che sosteneva l'allora Governo Berlusconi. Un sistema elettorale che rende difficile la governabilità del paese anche in presenza di una chiara vittoria di una delle due o più coalizioni in competizoine per il Parlamento. Tutto questo perchè l'attuale sistema elettorale, oltre a rappresentare un cocktail micidiale tra poporzionale e maggioritario, prevede un diverso funzionamento tra Camera e Senato rendendo possibile, come peraltro accaduto con il recente governo di centrosinistra, due diverse maggioranze tra i due rami del Parlamento.
Esistono infatti due diversi premi di maggioranza e due diverse soglie di sbarramento per le coalizioni che si presentano alle elezioni. Alla Camera dei Deputati la coalizione che ha ricevuto più voti (anche un solo voto in più) ha diritto ad un premio di maggioranza, pari al 55 per cento dei seggi ovvero 340 parlamentari sui 630 complessivi (con esclusione della Val d'Aosta). Al Senato, invece, il premio di maggioranza è assegnato in base al risultato raggiunto dalle coalizioni nelle singole realtà regionali senza quindi che vi sia la necessità di conseguire una soglia minima.
Anche gli sbarramenti, concepiti per premiare i partiti che si coalizzano a discapito di quelli che si presentano al di fuori delle coalizioni principali, sono diversi tra Camera e Senato. Per la Camera, infatti, nel caso di partiti coalizzati sono ammessi alla ripartizione dei seggi se hanno avuto almeno il 2 per cento mentre nel caso di partiti non coalizzati (ad esempio Udc o Partito Socilaista), la soglia di sbarramento sale al 4 per cento. Al Senato, invece, le soglie di sbarramento sono diverse e sono sempre calcolate su base regionale: 3 per cento per i partiti coalizzati; 8 per cento per i non coalizzati.
Una altro aspetto inquietante è la mancata possibilità per gli elettori di indicare le preferenze. Le liste infatti sono bloccate, i nomi sono decisi dalle segreterie dei partiti. I candidati vengono eletti in base all'ordine di presentazione.
Il 13 e 14 aprile per i circa 39 milioni di elettori non sarà solo il momento delle elezioni politiche ma anche quello del rinnovo delle amministrazioni locali. Sarà election day anche in Abruzzo dove si voterà per eleggere il sindaco di Pescara, Francavilla e Sulmona ma anche di altre centri minori tra i quali Torino di Sangro, Carsoli, Pescasseroli, San Benedetto dei Marsi, Scanno Bussi sul Tirino, Cepagatti, Pianella, San Valentino, Alba Adriatica, Atri, Civitella del Tronto, Notaresco.

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