PESCARA. «Noi abbiamo fatto una legge che è stata riconosciuta perfettamente coerente con i principi della Costituzione. Vorrei che si vergognassero quanti hanno invocato gli stessi principi per dire il contrario». Ottaviano Del Turco presidente della Regione è soddisfatto, anzi appare affabile. Lo rallegra la sentenza della Corte costituzionale sulla legge regionale sul cosiddetto «spoil system» che da ragione alla sua linea di rinnovamento negli enti pubblici. La legge regionale, dice la Corte è pienamente conforme alla Costituzione e non viola alcun principio della legge regionale 27/2005.
La decisione permette a Del Turco di fare critiche brucianti al centrodestra, o a quanti non credevano nel suo progetto, «sulla nuova generazione di governo».
«Vi ricordate», ha esordito Del Turco parlando a giornalisti a Pescara, «l'occupazione della Presidenza del Consiglio regionale, l'immagine di Marino Roselli costretto a lasciare il suo scranno perchè stava commettendo una violazione di diritti costituzionali inalienabili? Vi ricordate un consigliere regionale che si avvicinò a al presidente Roselli per registrare le sue conversazioni personali con i collaboratori? Tutto ciò», ha sostenuto Del Turco, «era fatto per impedire che la Regione potesse procedere al rinnovamento delle aziende partecipate e delle relative responsabilità».
Per «insultare la maggioranza, la giunta regionale, il suo presidente, i giuristi del presidente», ha proseguito Del Turco, «hanno fatto di tutto per ritardare, costringendoci a rincorrere i manager e tutti i presidenti delle aziende in tutti i tribunali e in tutte le istanze della giurisdizione amministrativa e penale di questa regione».
Il presidente Del Turco ha ringraziato anche, «l'avvocato Cerulli Irelli, l'Avvocatura della Regione e gli altri avvocati che», ha detto, «ci hanno assistito facendo vincere alla Regione Abruzzo una battaglia di principio che vale per noi, ma anche per le altre Regioni italiane».
Il presidente ha anche voluto sottolineare il valore dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra «che hanno resistito a questa ondata di sciocchezze piovuta sul Consiglio a proposito della costituzionalità degli atti che proponevamo».
Ha poi rilevato «una differenza tra ciò che ha fatto la Corte costituzionale per la vicenda Abruzzo e per quella calabrese, a testimonianza che noi», ha sottolineato ancora il presidente, «abbiamo letto bene la natura giuridica dei problemi che avevamo di fronte e che non abbiamo commesso errori». «Adesso», ha ribadito Del Turco incupendosi, «ci sono dei signori che, a ogni seduta del Consiglio regionale, ci fanno una lezione e ci spiegano come dovremmo governare l'Abruzzo, dopo avere governato loro per cinque anni e avere incassato una sonora confitta elettorale. E, se non basta questo, diventano anche dei grandi principi del foro che spiegano al presidente della Giunta, alla Giunta e alla maggioranza del Consiglio regionale come si deve interpretare il diritto nel nostro Paese, ma poi scoprono dalla Corte costituzionale che hanno torto anche su quello».
Del Turco infine si è concede un pizzico di ottimismo e fa presente a tutti, «è una bella notizia, una giornata importante per l'Abruzzo».
Soddisfatto anche il presidente del Consiglio regionale, Marino Roselli per lui la decisione della Corte Costituzionale, «sancisce con chiarezza e senza ombra di dubbio come, nel caso di specie, il Consiglio regionale dell'Abruzzo abbia esercitato, nei limiti costituzionali, la funzione legislativa».