Arpa ingloba Gtm e insieme controlleranno Sangritana
L'AQUILA. La fusione delle società regionali di trasporto Arpa Gtm e Sangritana potrebbe avvenire a tappe: questo per rendere più morbido il passaggio a una organizzazione comune del trasporto su gomma e su ferro, che hanno modalità diverse. È una delle tre ipotesi presentate alla Regione dall'advisor Kpmg, la società svizzera - la stessa che sta lavorando ai conti della sanità - incaricata dalla Regione di individuare il percorso migliore per una riforma delle società di trasporto locale.
Il pacchetto di proposte, dopo una prima presentazione ai vertici regionali la scorsa settimana, è stato illustrato ieri alla forze sindacali e produttive. Anche se non è stata presa ancora nessuna decisione, quella dell'unificazione graduale è parsa subito la soluzione più praticabile. Soprattutto per le garanzie nei confronti dei circa 2200 dipendenti delle tre aziende, che hanno trattamenti economici diversi, fatto questo peraltro denunciato più volte dai sindacati. Inoltre, si ragiona a Palazzo Centi, l'iniziale distinzione tra i due servizi su ferro e gomma determinerebbe da subito una integrazione di servizi ed un abbattimento di costi.
La scelta definitiva comunque ci sarà nel giro di un mese al termine del confronto con sindacati ed associazioni. Entro 6-8mesi la stima della definizione delle complesse procedure. Le altre due proposte riguardano una fusione immediata, oppure il classico format della holding, che dà indirizzi e programmazione, e tre organizzazioni diverse legate alle tre società originarie. Se la prima, la fusione immediata, è ancora sul tappeto, la seconda è stata già bocciata. «Gli scenari ed i percorsi possibili per arrivare alla realizzazione di questo soggetto unico sono tre», spiega il segretario generale della Presidenza della Giunta, Lamberto Quarta. «Potrebbe esserci subito o gradualmente, si tratta di fare una scelta valutando vantaggi e svantaggi. Ci si potrebbe arrivare con la fusione subito di Arpa e Gtm, con la Sangritana che gestirebbe il trasporto su ferro ma sarebbe controllata da Arpa. Così si integrerebbero più facilmente, da subito, alcuni servizi, evitando sovrapposizioni di percorrenze e di programmazione, mentre l'organizzazione dei trasporti su gomma e di quello su ferro potrebbero rimanere per qualche anno disgiunti per poi progressivamente arrivare al soggetto unico. Ci sarebbe una certa omogeneità. La complessità a fondere resta, ma è più semplice integrarla». E la società unica subito? «Ci sarebbe il vantaggio di una grande società con un capitale cospicuo, ma con scarsa integrazione e con problemi di organizzazione nei primi anni, a partire dal personale che ha contratti di lavoro diversi. I tempi? Ora vedremo le posizioni di sindacati e delle altre forze, entro un mese la giunta deciderà. In 6 8 mesi si completeranno le procedure, poi ci sarà l'attuazione della riforma».