TERAMO. Prolungare la ferrovia fino al centro della città interrandola e recuperare aree da destinare a parcheggi in viale Crispi: per la Cgil sono le priorità del trasporto locale. Il sindacato chiede un confronto con primo cittadino per proporre il progetto alla Regione, che in questo periodo sta analizzando il piano integrato dei trasporti per cui sono previsti numerosi finanziamenti.
Il segretario provinciale della camera del lavoro, Giampaolo Di Odoardo, pone l'accento anche su quelle che sono le aree di risulta di viale Crispi, attualmente di proprietà delle Ferrovie, ma che secondo il sindacalista potrebbero essere cedute al Comune e diventare parcheggi per liberare viale Crispi. «Esiste un accordo di massima che risale al 2000 tra le Ferrovie e l'allora amministrazione comunale», dice Di Odoardo, «che prevedeva la possibilità per il Comune di avere sin dall'epoca le aree adiacenti alla linea ferroviaria. In questo modo si potrebbero recuperare nuovi posti auto e liberare viale Crispi».
Il sindacato, dunque, dice no al progetto di arretramento della stazione, tra l'altro uno degli obiettivi strategici della Stu, la società di trasformazione urbana che il Comune sta predisponendo. «Arretrare la stazione significa peggiorare la condizione di centinaia di viaggiatori che oggi usano il treno per raggiungere il loro posto di lavoro», hanno detto Luigi Scaccialepre, segretario regionale della Filt, e Aurelio Di Eugenio, segretario provinciale della Filt, «significa porsi contro una tendenza nazionale che progetta e realizza l'attraversamento delle città secondo questa tipologia di trasporto. L'interramento significa invece offrire un sistema di trasporto pubblico più fruibile, comodo, veloce, meno inquinanente e poco condizionato dai problemi della viabilità ordinaria. Per questo crediamo sia necessario definire un progetto di fattibilità in assenza del quale ancora una volta le aree interne saranno penalizzate ed estranee allo sviluppo regionale ed ancora una volta Teramo resterà scoleggata dai grandi assi viari che attraversano la nostra regione. Un progetto che abbia come obiettivo finale il prolungamento del servizio ferroviario al centro della città, ma che possa realizzarsi anche per fasi, dando priorità all'interramento del tracciato ferroviario fino al sito dell'attuale stazione».
Il segretario provinciale della Cgil Giampaolo Di Odoardo ha lanciato anche la proposta di un referendum «per consentire alla gente di scegliere il progetto». Il progetto dell'arretramento della stazione risale alla giunta Sperandio. «In quell'occasione l'allora minoranza, oggi diventata maggioranza, disse no a quel progetto», ha concluso Di Odoardo, «oggi non capiamo perchè hanno rivisto quella posizione».