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Pescara, 24/11/2024
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27/10/2008
Il Messaggero
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Parcheggi e bus, avanti senza timidezze. Dopo
il conclave, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti mettono sul piatto le loro richieste. I sindacati dei trasporti chiedono al Comune coraggio sul piano traffico |
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Chiarezza e una presa di posizione netta, sebbene impopolare. Basta fare melina e rinviare gli interventi inseriti nel piano traffico, basta temporeggiare sulla filovia, basta con le sperimentazioni: è tempo di mettere nero su bianco gli studi e il lavoro di programmazione svolto finora. È ciò che chiedono le segreterie provinciali di Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti all'amministrazione comunale, dopo il conclave sul traffico organizzato dall'assessorato alla mobilità. «Il piano traffico - premettono i sindacati - è importante e condivisibile. E qualora venisse realizzato in toto senza sottostare ai soliti diktat sarebbe in grado di assicurare quelle misure e quegli interventi di cui la città ha estremamente bisogno per migliorare la fluidità del traffico, incentivando da un lato la mobilità collettiva e disincentivando dall'altro l'utilizzo dei messi privati e in particolare nelle zone centrali della città dove il fenomeno è più diffuso». Ciò premesso, secondo le associazioni sindacali le rotatorie, i sensi unici, le nuove corsie preferenziali, Ztl e parcheggi di scambio sono obiettivi fondamentali per decongestionare il traffico cittadino. Ma non bastano perché vanno accompagnate da interventi infrastrutturali e nel trasporto collettivo. «Non possiamo certo ritenerci appagati solo per le numerose rotatorie realizzate in città, alcune delle quali tra l'altro di difficile attraversamento per i mezzi pubblici che arrivano anche a 12 metri di lunghezza», è la critica dei sindacati. E poi c'è la filovia, l'incognita di sempre: «Abbiamo una gara aggiudicata e quindi regolarmente appaltata, esistono finanziamenti certi, impegni formali, ma non esiste una posizione netta dell'amministrazione. Vorremmo conoscerla una volta per tutte». All'epoca il sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo, si espresse contro, il successore Pasquale Cordoma si è espresso a favore e nel primo e nel secondo la posizione è stata chiara mentre D'Alfonso continua a non dire nè sì nè no. Non ultima ecco la questione ambientale. «Nella nostra città - polemizzano i sindacati - i poteri forti e le lobbies hanno sempre prevalso sugli interessi collettivi, sulla salute pubblica. E' evidente però che dopo tanti studi, tante consulenze, tanti progetti occorre arrivare anche a delle conclusioni, assumendo se necessario, decisioni impopolari se le stesse costituiscono l'unico sistema per portare a compimento un progetto credibile di rimodulazione della mobilità cittadina», concludono i sindacati.
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