La poltrona di presidente della Gtm, l'azienda di trasporto urbano di Pescara, non è il primo incarico di peso. Arriva dopo la guida dei giovani di Confindustria Abruzzo e dopo un'esperienza di consigliere di amministrazione di Banca Caripe. La nomina di ieri, però, segna una svolta importante nella scalata silenziosa di Michele Russo (vedi nella foto), uomo di comunicazione e di molte altre, belle speranze. Russo impugna il timone di una delle principali aziende partecipate dalla Regione dopo aver piazzato donne e uomini fedelissimi nei posti chiave del potere cittadino. Sua creatura è Guerino Testa, neo presidente della Provincia che salta fuori dalla covata di Dire Pescara, think tank under 40 creato una decina di anni fa da Michele Russo, e da due performance strepitose come candidato al consiglio comunale di Pescara. Prima sotto le insegne di Pescara futura, il movimento civico di Carlo Masci dal quale Russo ha preso, garbatamente, le distanze, poi con il Pdl. E sue creature sono anche Federica Chiavaroli, erede di Russo in Confindustria jr, approdata alla Regione a dicembre scorso, neo consigliera super votata al Comune di Pescara dopo aver fallito la corsa alla vice presidenza nazionale dei giovani industriali con la cordata guidata dal marchigiano Cleto Sacripanti, e l'ex campione biancazzurro Totò Martorella. Il calciatore-economista sarà assessore di spicco nella nuova giunta provinciale di Guerino Testa.
Sul piano politico, la rete di Michele Russo si completa con il recuperato rapporto con Carlo Masci, dopo la sfortunata esperienza delle elezioni comunali del 2003, quando l'immagine del candidato del centrodestra curata dalla Mirus di Russo risultò perdente nel confronto con Luciano D'Alfonso, e uomini di peso di Pescara futura come Stefano Cardelli. L'equilibrio bipartisan è assicurato dai rapporti di stima sia con l'ex sindaco D'Alfonso, momentaneamente fuori gioco per grane giudiziarie, che con il volto nuovo del Pd Marco Alessandrini, del quale la Mirus ha curato la campagna elettorale nelle comunali del 2008.
Con l'incarico in Gtm, Russo mette anche il secondo piede nell'arena politica, dopo aver seguito per oltre dieci anni decine di candidati dei due schieramenti alle varie competizioni. Una mutazione da tempo nell'aria, che trasforma l'uomo Mirus in un azionista di riferimento delle nuove amministrazioni provinciale e comunale. Un patrimonio politico costruito con un paziente lavoro di relazioni anche in campo economico. Il nome che brilla più è quello di Carlo Toto, patron di AirOne che da tempo ha Russo tra i consiglieri più fidati. Intorno a Dire Pescara si è realizzato poi, inizialmente nell'indifferenza dei circoli politici "main", un punto di coagulo tra politici emergenti dell'area moderata e imprenditori della nuova leva: alcuni eredi di dinasty importanti come Di Properzio, Angelucci, Petruzzi, altri, come l'imprenditore aeronautico Peppe Spadaccini, decisi a rivitalizzare il tessuto del business pescarese. Un terreno nel quale ha affondato radici il salottino di "BrokerItalia". Anni di lavoro meticoloso per preparare il grande salto in politica sulla scia del papà Marcello Russo, leader del Psi abruzzese negli anni Settanta.