ABRUZZO. Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Autoferro, Faisa Cisal scrivono al presidente Gianni Chiodi, al presidente del Consiglio Nazario Pagano, all'assessore ai Trasporti Regione Abruzzo Giandonato Morra, al presidente Arpa e a prefetti delle quattro province.
La richiesta è quella di risolvere nel più breve tempo possibile le «numerose problematiche denunciate da tempo» dell'azienda.
Tutti problemi che, assicurano i sindacati, sono già stati evidenziati al nuovo cda e alla dirigenza Arpa cementati negli ultimi periodi «a seguito della lunga fase di immobilismo in materia di programmazione e gestione delle imprese dovuta all'applicazione della legge sullo spoil system prolungatasi dalle elezioni regionali alle nomine dei componenti».
I sindacati evidenziano la necessità di assunzioni di personale viaggiante in presenza di centinaia di migliaia di ore di prestazioni straordinarie annue strutturali e di quelle prodotte dai pensionamenti. «Le sostituzioni- spiegano- che non vengono effettuate da più di un anno e ci consegnano una situazione al limite dei regolamenti e delle condizioni di sicurezza».
In aggiunta l'apertura dell'anno scolastico e soprattutto la ripresa delle lezioni universitarie avrebbero fatto registrare una richiesta di trasporto eccezionale a causa del terremoto e dell'impossibilità di trovare alloggio a L'Aquila per gli studenti.
I sindacati hanno ribadito anche la necessità di intervenire sul parco autobus e sull'immissione di personale della manutenzione, di rilanciare e riqualificare l'attività interna delle officine, «prevedendo come concordato con il precedente CdA, l'internalizzazione graduale delle attività portate all'esterno la cui mancata attivazione genera aggravio di costi e diseconomie».
Ci sarebbero poi da attuare «interventi urgenti» sulle aziende controllate da ARPA (Cerella, Paoli bus, Sistema ecc), «in ragione dei loro risultati economici e dei tagli effettuati sul servizio e sull'occupazione».
E' stata ripetuta più volte anche la richiesta di affrontare il problema dell'evasione tariffaria in modo «concreto e risolutivo» partendo dal pieno funzionamento della controllata Sistema, fornitrice dei servizi di vendita dei titoli di viaggio.
Nella riunione tenutasi lo scorso 5 ottobre 2009, però, spiegano i sindacati «l'impresa, piuttosto che fornire adeguate risposte alle problematiche sollevate, ha espresso l'intenzione di adottare, nella fase di liberalizzazione del settore, la modalità di gara a doppio oggetto, con la cessione del capitale aziendale ad aziende private in misura non inferiore al 40%».
A questo si aggiunge che nelle sedi periferiche il personale viaggiante non è più nelle condizioni di sostenere, soprattutto per evidenti motivi di sicurezza di esercizio, gli attuali livelli di prestazione straordinaria.
«E' alquanto probabile», continuano i sindacati, «che alla luce di queste osservazioni, i servizi essenziali rischiano di non essere effettuati e questo è ancor più preoccupante vista l'imminente apertura dell'anno accademico universitario dell'Aquila».
In più l'Azienda, riferiscono le sigle sindacali, «ha comunicato che non intende procedere ad assunzioni, ritenendo di essere soggetta al rispetto della Legge 102/2009 e L.R. n. 6/2009».
Il clima è più infuocato che mai e se non arriveranno novità i sindacati annunciano battaglia.
CIRULLI: «LA LEGGE MI IMPEDISCE DI ASSUMERE»
Il presidente dell'Arpa Massimo Cirulli contesta fermamente le dichiarazioni dei sindacati regionali.
«Sono rammaricato per le inesattezze riportate», dice Cirulli, «in particolare lì dove si parla di una mia interpretazione soggettiva della normativa. Infatti- aggiunge il Presidente Arpa- il mio diniego a procedere a nuove assunzioni è motivato dal rigoroso rispetto della legge nazionale 102/2009 e da quella regionale n°6 del 30 aprile 2009 (Legge finanziaria regionale 2009) che all'art. 26 detta disposizioni chiare in materia di contenimento della spesa per il personale di enti, aziende ed agenzie dipendenti dalla Regione Abruzzo».
Il Presidente dell'Arpa ricorda anche di aver richiesto un parere specifico per tale delicata questione alla Direzione regionale trasporti della Regione Abruzzo a fine agosto scorso, uno scambio di opinioni con l'azionista di maggioranza, nonché ente concessionario dei servizi gestiti dall'azienda.
La risposta della Direzione Risorse umane della Giunta regionale ha riconfermato in modo netto il divieto a procedere a nuove assunzioni di personale in Arpa, in ossequio alla normativa vigente, nazionale e regionale.
«Il carteggio in materia», (la lettera del Presidente Arpa inviata alla Regione e la risposta dell'ente) ricorda Cirulli, «è stato consegnato ai sindacalisti presenti alla riunione svoltasi a Chieti il 5 ottobre scorso nella sede della direzione generale dell'azienda: ne hanno preso piena visione tutti i rappresentanti delle delegazioni di Filt-Cgil-Fit-Cisl Uil trasporti Faisa Cisal ed Ugl trasporti, compresi gli stessi che adesso contestano l'operato dell'Arpa».
Cirulli ricorda, infine, di aver proposto anche un tavolo tecnico per possibili interventi sulla trasformazione a tempo pieno dei contratti dei lavoratori assunti con contratti part-time. Una soluzione che non ha riscosso, peraltro, molto interesse nelle organizzazioni sindacali.
L'azienda auspica tuttavia che nell'incontro di lunedì 12 ottobre prossimo tra Arpa e sindacati presso l'assessorato ai trasporti della Regione Abruzzo, si possa individuare una deroga alla normativa vigente.