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Pescara, 23/07/2024
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Data: 26/08/2006
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il caso della strada parco. Torlontano a Cantagallo: «Lo dicono i documenti, non c'è motivo per fermare la filovia»

MONTESILVANO - Sempre più controversa l'attivazione del sistema filoviario sulla strada parco da Montesilvano a Pescara e successivamente a Francavilla (zona Foro). Al sindaco di Montesilvano e al suo dirigente architetto Canale, che insistono per bloccarla, risponde il professor Glauco Torlontano, strenuo sostenitore del filobus, che a suo avviso aiuterebbe a decongestionare il traffico su viale Bovio. «Vorrei fare una sola considerazione -sottolinea l'ematologo- ricordando ai politici che in Italia si registrano 40 mila decessi l'anno per le polveri sottili (le cosiddette PM 10) e due alla settimana di questi morti toccano a Pescara. Quanto alla vicenda della strada parco, posso mostrarvi la posizione dell'ingegnere Luigi De Collibus, la cui nota ufficiale ricorda che l'unica conferenza dei servizi (in cui si discusse e si approvò la realizzazione di un impianto filoviario nell'area metropolitana di Pescara) si svolse il 1. luglio 2002». Per la cronaca il relativo protocollo d'intesa (primo lotto) tra Regione Abruzzo ed i Comuni di Pescara e Montesilvano, risale al 24 ottobre del 2001; intervento per il quale, con due distinte delibere Cipe, furono assegnati un totale di oltre 60 miliardi di vecchie lire fra il '95 ed il '96. Ed il 6 maggio 2004 è stato sottoscritto l'accordo di programma tra Regione e Gtm per la realizzazione dell'impianto e nessuno si è opposto.
Il punto cruciale del problema è che due anni e mezzo dopo la conferenza dei servizi (quella che ottenne l'ok degli interessati), con la legge n.15 dell'11.2. 2005 (art. 10) è intervenuta una modifica dell'art.14 della legge 241/90 col quale si stabilisce che la Conferenza dei servizi debba essere conclusa da parte dell'amministrazione procedente (la Regione Abruzzo) con la determinazione di conclusione invocata dall'architetto Canale nella nota di riferimento.
E qui l'ingegner De Collibus sottolinea: la Conferenza dei servizi del luglio 2002 non poteva per ovvie ragioni essere assoggettata alle disposizioni subentrate in un secondo momento, nè è pensabile che oggi si possa tornare indietro su pareri già espressi in precedenza. Eppoi il Comune di Montesilvano non può attribuirsi la qualifica di amministratore procedente (che spetta della Regione). «Insomma -conclude De Collibus- è fuori luogo la considerazione del dirigente Canale che ritiene non conclusa la conferenza dei servizi ex L.241/90. La Regione a suo tempo, preso atto delle risultanze di essa (in quella sede nessuna amministrazione si dichiarò contraria) assunse le successive e dovute determinazioni». «A questo punto -aggiunge Torlontano- non c'è motivo per cui il filobus non passi sulla strada parco e venga prolungata fino a Francavilla».

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