FALLISCE il tentativo del sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo, di bloccare l'appalto, peraltro già affidato alla società Baltour Beatty, per la realizzazione della filovia sulla cosiddetta strada parco. Con una nota del 27 luglio scorso, inviata a numerosi enti tra cui la Regione Abruzzo, vari ministeri, enti locali, Anas e Gtm (Gestione Trasporti Metropolitani), ente appaltante, il Comune di Montesilvano sosteneva che la Conferenza dei servizi del primo luglio 2002 non si sarebbe conclusa a norma di legge. Da qui il termine di 10 giorni entro cui tutti i destinatari della suddetta nota avrebbero dovuto rispondere. Un argomento questo da utilizzare pure in un preannunciato ricorso al Tar che però, ad oggi, non è stato ancora presentato anche se si è saputo che Cantagallo avrebbe incaricato il prof. Follieri, noto esperto di diritto amministrativo, di studiare il caso con l'obiettivo di far fallire l'operazione filovia. È apppena il caso di ricordare che il primo cittadino di Montesilvano si è sempre espresso contro la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico, rapido e di massa sull'arteria realizzata a questi fini sull'ex tracciato ferroviario. La pensava in maniera nettamente diversa il suo predecessire, Renzo Gallerati, firmatario dell'atto procedimentale presso il competente ministero che ha assegnato per l'esecuzione dell'opera 31 milioni di euro. In questi giorni la Regione Abruzzo ha esaminato l'istanza di Cantagallo rispedendola al mittente con parere negativo opportunamemte motivato.Secondo la Regione Abruzzo la norma citata dal Comune di Montesilvano (articolo 10 della legge 241 del '90) non può essere invocata se non dalla «amministrazione procedente della Conferenza dei Servizi», che è appunto la Regione e non già l'ente locale montesilvanese. Ma senza addentrarci ulterioremente in cavilli giuridici, appare illuminante un passo della risposta regionale: «Va comunque sottolineato che nel corso della Conferenza dei servizi tenuta il primo giugno del 2002 nessuna della amministrazioni titolate a rilasciare atti di dissenso per l'intervento in discussione (filovia, ndr) ha assunto posizioni sfavorevoli di qualsiasi tipo». E ancora: «È infine evidente che il Comune di Montesilvano non può considerarsi "amministrazione procedente" in una procedura avviata e conclusa legittimamente da altra Autorità, né sembra ravvisarsi titolo di alcun genere che possa giustificare l'estemporanea assunzione di tale veste». Dunque per la realizzazione della filovia sulla cosiddetta strada parco si va avanti anche se persistono, da parte di alcuni enti, atteggiamenti pilateschi.