LA POLEMICA Sorgentone «No al filobus»
PESCARA. «La filovia sulla riviera, un mezzo di trasporto che sia aperto sette giorni su sette, che colleghi Francavilla, Pescara e Montesilvano e con il lunogomare che sia chiuso alle macchine: questa è la mia proposta al posto della filovia sulla strada parco, un progetto che fa acqua da tutte le parti e di cui non ho mai visto le tavole». Maurizio Acerbo, consigliere comunale di Rifondazione comunista, sta progettando di far passare la filofia sulla riviera, mantenendo i marciapiedi e vietando il lungomare alle auto. «I fondi non sono vincolati alla strada di realizzazione», prosegue Acerbo, «e credo che far passare la filovia sul lungomare migliori anche la qualità estetica della città: una filovia vista mare con i mezzi che verrebbero presi soprattutto d'estate da chi vuol raggiungere gli stabilimenti di giorno e di notte».
Alla proposta di Acerbo, «non è una provocazione», ha sottolineato il consigliere, aggiungendo che sta studiando concretamente come realizzare la sua idea, risponde però il Comune di Pescara. «La filovia di Pescara si costruirà così come progettata sul percorso già individuato e appaltato all'impresa Balfour Beatty, un appalto dal quale ormai non è più possibile recedere senza incorrere in una pesantissima richiesta di risarcimento del danno che inevitabilmente ricadrebbe sulle tasche dei cittadini. Interessanti, dunque, ma non più attuabili le proposte alternative che pure nelle ultime settimane sono giunte all'amministrazione comunale: sono proposte tardive e irricevibili». Lo ha ribadito l'assessore al Traffico del Comune, Berardino Fiorilli, proprio sull'ipotesi di Acerbo di spostare il percorso del filobus sulla riviera. «Una provocazione», ha commentato Fiorilli, «visto che come ben sa e condivide il consigliere Acerbo, ogni ipotesi di tale portata deve essere affiancata da studi di fattibilità, progettazioni e approfondimenti».
Intanto, sulla filovia, interviene anche il presidente dell'associazione Strada parco, Mario Sorgentone: «Continuiamo a sostenere che l'ubicazione della filovia sulla strada parco sia un errore grossolano, non solo perché priva la città di un luogo importante di aggregazione, ma soprattutto perché non sarà in grado di apportare alcun giovamento al traffico urbano e ancora meno a quello extra urbano». La proposta di Sorgentone è quella «di realizzare un trasporto pubblico sul nuovo asse viario, ricavato dal collegamento via Caravaggio-via Ferrari e dal ponte nuovo di prossima realizzazione: una direttrice di 30 chilometri di prossima apertura che collegherà Montesilvano all'aeroporto e in grado di intercettare gran parte del pendolarismo dell'area metropolitana».