L'assessore: penalizzate Giulianova e Vasto-San Salvo
L'AQUILA. Protesta l'assessore ai Trasporti Giandonato Morra per le nuove scelte di Trenitalia che riguardano la fascia oraria relativa alla dorsale Adriatica con la soppressione di alcune fermate dei treni Eurociry. «Eccessive e inaccettabili», ha commentato l'assessore «sono le penalizzazioni a cui vengono sottoposte le stazioni di Vasto e di Giulianova così come quella di San Benedetto del Tronto per la regione Marche. Ho deciso di convocare al più presto una riunione con l'assessore ai Trasporti delle Marche, Pietro Marcolini e con i presidenti delle Province di Chieti, Teramo ed Ascoli Piceno interessati a questi tagli».
«La scelta di Trenitalia a livello nazionale è palesemente stonata», ha aggiunto Morra, «tenuto conto anche del grande sforzo della Regione Abruzzo nella stipula del contratto di servizio regionale avvenuta nei giorni scorsi. Determinati impegni assunti con noi non possono essere ignorati da Trenitalia in scelte operanti su scala nazionale. La Regione Abruzzo», ha concluso l'assessore Morra «insieme alle Marche, all'Emilia Romagna e all'Umbria ha stipulato in precedenza anche un protocollo d'intesa alla presenza delle associazioni dei consumatori al quale dovrà essere dato maggiore seguito e nuovo impulso».
Protesta anche il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio che ha sollecitato Trenitalia a rivedere le scelte strategiche relative alla stazione di Vasto-San Salvo: «Già era l'unica della provincia di Chieti a garantire collegamenti a lunga percorrenza, con il nuovo orario invernale sarà declassata a scalo regionale e non vi fermeranno più i treni Eurocity».
E ieri la Federconsumatori ha presentato la seconda edizione del «Libro nero sulle ferrovie abruzzesi». «Rispetto a due anni fa» hanno sottolineato, illustrando il testo, il responsabile dell'Osservatorio, Tino Di Cicco ed il responsabile regionale della Federconsumatori, Pasquale Di Ferdinando - i problemi sono aumentati anziché diminuire». Nel libro si lamentano la mancanza di servizi interregionali per le medie distanze; le condizioni «indegne» della linea Pescara-Avezzano-Roma; la continua riduzione della velocità commerciale; le difficoltà di acquisto dei biglietti; la soppressione dei treni.