«Uno strappo alle relazioni industriali. Avevamo fissato un incontro prenatalizio per fare il punto con Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Invece...». Così Vittorio Di Carlo, presidente della Saga, bolla l'entrata a gamba tesa delle sigle sindacali che ritengono "dilettantistica" la gestione aeroportuale firmata Saga. «Anche se poi la Uil ha ritirato la firma» precisa il manager. La situazione: la Regione, tra i principali azionisti col 42%, deve versare un milione e 340mila euro dal 2007. Soldi trovati, ma non liquidati, cosicchè continua a slittare la data di convocazione del cda sulla nomina dei nuovi vertici. Nominato nel giugno 2008, Di Carlo dovrebbe rimanere fino a marzo 2011 per l'approvazione del bilancio 2010, ma la sua poltrona vacilla dopo la vittoria del governatore Chiodi. Lui ribatte: «Sono pronto a lasciare, conosco le regole dello spoil system, ma sono considerazioni politiche». Ma qui le appartenenze partitiche s'intrecciano con l'attività amministrativa. Di mezzo ci sono accuse per l'appalto per il controllo bagagli vinto dalla ditta "Lo Zaffiro". «Gara da 350mila euro l'anno bandita addirittura a marzo anche se conclusa solo ora», dice Di Carlo. Gli oppositori la vedono diversamente: «Il cda della Saga va rinnovato eppure la società continua a bandire gare d'appalto». Travisamenti: Air Vallèè che non vola più nello scalo pescarese. «Dipende dall'Enac che ha sospeso la licenza per mancanza di liquidità» puntualizza Di Carlo. Dati rincuoranti: «Più 38,7% sui passeggeri a dicembre, chiuderemo l'anno con un più 2%. Non altrettanto sul cargo, anche se Ups ha confermato fino ad aprile». Obiettivi: «Centomila biglietti in più nel prossimo anno», annuncia. Interessi che fanno gola al centrodestra.