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Pescara, 23/07/2024
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Data: 18/03/2010
Testata giornalistica: Clickmobility
Il tpl si ferma per 24 ore. Sciopero per treni e bus il 23 aprile a sostegno della definizione del nuovo CCNL della Mobilità

I sindacati contestualmente alla dichiarazione di sciopero hanno sollecitato l'intervento nella vertenza del Ministro Matteoli spiegando che "finora è mancato il richiesto contributo del Ministero per ripristinare le condizioni di agibilità del negoziato e per una rapida definizione della prima fase negoziale"

I sindacati hanno indetto un nuovo sciopero, questa volta di 24 ore, per venerdì 23 aprile, di tutti gli addetti al trasporto ferroviario e servizi e di quelli delle aziende di trasporto pubblico locale.

A proclamarlo unitariamente, dopo lo sciopero di 4 ore del 19 febbraio, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast "in merito al negoziato per il nuovo CCNL della Mobilità che da giugno 2009 a gennaio 2010 non ha prodotto nulla di concreto per esclusiva responsabilità delle controparti datoriali".

Le organizzazioni sindacali contestualmente alla dichiarazione di sciopero hanno sollecitato l'intervento nella vertenza del Ministro Matteoli spiegando che "finora è mancato il richiesto contributo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ripristinare le condizioni di agibilità del negoziato e per una rapida definizione della prima fase negoziale, che avrebbe consentito di affrontare, finalmente, anche le questioni connesse agli adeguamenti salariali nell'arco di vigenza del nuovo CCNL".

"Governo, Parlamento, Regioni ed Enti Locali - sostengono infine i sindacati, avanzando una richiesta di audizione alle competenti Commissioni parlamentari, all'ANCI, all'UPI e alla Conferenza delle Regioni - sono ancora in tempo per evitare l'inasprimento della vertenza, per rimuovere gli ostacoli e le strumentalità irresponsabilmente e cinicamente frapposti dalle controparti datoriali, per sostenere la ripresa della trattativa, la rapida chiusura di questa prima fase del negoziato e, in questo contesto, la definizione delle risposte contrattuali di cui il lavoro ha diritto".

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