Federtrasporto ha auspicato la ripresa del confronto per una rapida conclusione: gli scenari del mercato richiedono sforzo comune per dotare il settore di uno strumento che mette al riparo dai nuovi competitor. I sindacati confermano la volontà di procedere sulla strada del negoziato della mobilità.
Aggiornato al 14 aprile il tavolo di confronto sul Contratto collettivo nazionale unico sulla mobilità.
La decisione è stata assunata dal ministro dei Trasporti al termine della riunione dei giorni scorsi.
L'incontro, richiesto nell'ambito delle attività relative alla proclamazione dello sciopero generale della categoria del prossimo 22-23 aprile, aveva lo scopo di fare il punto sulla trattativa e sull'andamento del negoziato relativo al protocollo del 30 aprile/15 maggio sul CCNL.
Nel corso della riunione le parti hanno confermato le proprie posizioni.
Asstra e Anav, tenendo in considerazione il verbale di incontro siglato con le Ferrovie Nord Milano, hanno ribadito la propria opposizione al negoziato sulla mobilità. Il verbale con FNM, a detta delle datoriali, si pone in alternativa al protocollo sulla mobilità, quindi la coesistenza non consente la loro partecipazione al confronto.
"E' stata rilevata - spiegano in Asstra e Anav - la evidente contraddittorietà tra i contenuti del verbale di accordo recentemente sottoscritto - anche dai sindacati nazionali - presso l'azienda "Nord Milano", che prevede l'estensione del contratto delle attività ferroviarie in un contesto cui trovava invece applicazione il CCNL degli autoferrotranvieri, ed i principi stabiliti in fase di definizione del citato Protocollo del maggio 2009. La nostra rappresentanza ha invitato i rappresentanti del Governo ad attivare le iniziative idonee a garantire le necessarie risorse per il settore".
Federtrasporto ha invece auspicato la ripresa del confronto per una rapida conclusione, "visto che gli scenari che si stanno sostanziando nel mercato, richiedono uno sforzo comune per dotare il settore di uno strumento che metta quanto più è possibile tutti al riparo dai nuovi competitor, che in assenza di regole comuni potrebbero operare scelte dirompenti".
Le ragioni sindacali sono state ribadite per confermare la volontà di procedere sulla strada del negoziato della mobilità rilevando "come la posizione pregiudiziale di Asstra e Anav appare strumentale e provocatoria".
Ed è in questo scenario che è maturato l'auspicio del ministero dei Trasporti di poter recuperare i dissensi.
Il comparto ministeriale dei Trasporti, d'intesa con quello del Lavoro, ha preannunciato una convocazione per il prossimo 14 aprile finalizzata ad esaminare nel merito le posizioni aziendali e sindacali in ordine ai quattro punti del protocollo ministeriale.